La penna degli Altri 15/05/2010 12:46

Dubbio Pizarro, ma il Pek stringerà i denti fino all'ultimo

Dal punto di vista degli uomini da mandare in campo, Ranieri ha ancora un paio di situazioni in sospeso. A preoccupare sono in particolar modo le condizioni di Pizarro, che anche ieri ha svolto la prima parte del lavoro in palestra prima di scendere in campo per un differenziato insieme a Julio Baptista. Il cileno ha ancora dolore al ginocchio ma domani proverà a stringere i denti per scendere in campo: decisivo, comunque, l’ultimo test che sosterrà questa mattina durante l’allenamento di rifinitura.

Oltre al cileno non si è allenato in campo neppure ieri , ma la sua presenza a Verona non è in dubbio. Il suo stop, infatti, era concordato con lo staff medico e oggi dovrebbe tornare ad allenarsi col gruppo per essere regolarmente al centro dell’attacco domani a Verona. Una presenza che dovrebbe tranquillizzare Claudio Ranieri, visto che il capitano non solo è il miglior marcatore in campionato con 14 reti (Vucinic lo segue a 13), ma con un gol ogni 122 minuti ha una media gol altissima. Dovrebbe finire ancora in panchina, invece, Luca Toni.

Alle spalle del capitano, infatti, dovrebbero giocare Taddei e Perrotta oltre a Mirko Vucinic, che si è ripreso dalla botta al piede rimediata nella finale di Coppa Italia contro l’Inter: solo panchina anche per Jeremy Menez, pronto a entrare in campo in caso di necessità.

In difesa al posto dello squalificato Riise, che seguirà lo stesso la squadra a Verona, giocherà a sinistra Marco Cassetti mentre dalla parte opposta dovrebbe esserci Marco Motta, che ha fatto bene con l’Inter e con il Cagliari. Una soluzione alternativa prevede l’utilizzo dal primo minuto di Max Tonetto, ma sarebbe un inedito assoluto: in questa stagione, infatti, non è mai successo che l’ex sampdoriano giocasse titolare.

In mezzo al campo al fianco del Pek ci sarà . Se il cileno non dovesse farcela a recuperare giocherà Matteo Brighi, utilizzato poco in questo finale di stagione ma che si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.