La penna degli Altri 13/05/2010 12:36

Doni: "In Sudafrica grazie alla Roma"

MESSAGGIO - Oltre ai ringraziamenti per Dunga, Doni li ha voluti fare anche alla Roma: «In questo momento per me di grande felicità, voglio ringra­ziare Bruno Conti e Daniele Pradè per il grande sostegno che mi hanno sempre garantito. E poi devo anche dire grazie a tutti i miei compagni, se mi posso permettere, in particolare il mio grazie va a e che mi sono stati vicino in maniera straordinaria dimo­strandosi amici veri nei non pochi momenti di dif­ficoltà con cui ho dovuto convivere» .

Non per voler essere per forza maligni, ma non si può non notare come dai ringraziamenti sia sta­to escluso il nome di Claudio Ranieri. Del resto non è un mistero che tra i due il rapporto non sia idilliaco, conseguenza delle scelte, peraltro legit­time, fatte dal tec­nico. E questa con­siderazione, dando per scontato un Ra­nieri ancora allena­tore della Roma al­meno per la prossi­ma stagione, fa ri­tenere che nel prossimo mercato Doni dovrà cercarsi un’altra squadra. Non sarà facile, anche in conseguenza dell’ingaggio notevo­le del giocatore (oltre due milioni netti a stagione per altri tre anni). Certo che la convocazione per il Mondiale per Doni può rappresentare una faci­litazione nella ricerca di una nuova squadra.

JUAN - Anche Juan e Baptista, gli altri due bra­siliani della Roma inseriti da Dunga nella lista dei ventitrè che andranno in Sudafrica, hanno vo­luto ringraziere Roma e Dunga. Lo hanno fatto attraverso un sito brasiliano (globoesporte.com). Il difensore sarà alla sua seconda esperienza mondiale: « Ancora una settimana pensando alla Roma per cercare di vincere lo scudetto e poi mi dedicherò completamente al Brasile. Ringrazio Dunga per regalarmi questa seconda possibilità di vincere la Coppa del Mondo. Ve­do un gruppo molto forte e ben preparato per affrontare gli osta­coli che incontreremo durante il mondiale. Il popolo brasiliano ve­drà un gruppo agguerrito in cam­po».

BAPTISTA - Se possibile ancora più felice Julio Baptista: «Ringrazio Dunga per regalarmi questa gioia che non ha prezzo. Ho cercato di da­re sempre il massimo ogni volta che Dunga mi ha chiamato e lo stesso farò in Sudafrica. E’ vero, nella Roma ho giocato poco, ma sto bene fisica­mente e questa è la cosa più importante. Della convocazione ho saputo solo dopo qualche ora, avevo il cellulare rotto, ma è stata lo stesso una grandissima soddisfazione ».