La penna degli Altri 04/05/2010 12:17
Di Carlo: «Lazio-Inter? Mourinho avrebbe vinto comunque... o forse no. Ai miei giocatori dirò: giocate come sapete»
Di Carlo, ha visto Lazio-Inter?
«Lho vista per osservare lInter, che è la nostra prossima avversaria. La mia sensazione è che sia stata una partita condizionata dal risultato del pomeriggio tra Atalanta e Bologna».
E il comportamento dei tifosi della Lazio non ha inciso?
«Non lo so, io non vedo niente di preordinato. I tifosi fanno i tifosi, e non volevano far vincere lo scudetto alla Roma, ma la squadra ragiona in un altro modo. Se lAtalanta avesse vinto, la Lazio avrebbe giocato con la necessità di fare punti. E forse sarebbe stato tutto diverso. O forse no: lInter è più forte e avrebbe vinto comunque».
Ha una soluzione per evitare spettacoli del genere?
«La contemporaneità delle partite. Altrimenti tutti continueranno a fare i calcoli. Apriamo un dibattito su questo tema, che è importante».
Se fosse stato lallenatore della Lazio, come avrebbe reagito?
«Bisogna trovarsi nella situazione. Non posso intromettermi».
Andando in casa sua, il Chievo dora in poi si comporterà come la Lazio? In fondo nemmeno voi avete interessi di classifica.
«No, calma. Noi siamo tranquilli per avere raggiunto in anticipo la salvezza. Ma la mentalità che abbiamo cercato di creare a Verona ci impone di giocare sempre per vincere. Contro tutti. Questo dirò ai giocatori, sia domenica a San Siro che nellultima partita contro la Roma: giocate da Chievo. Gli stimoli per fare una buona figura verranno da soli. Quando giochi a San Siro, o in casa con la Roma, le motivazioni sono enormi. Il Chievo non ha niente da perdere e tanto da guadagnare, sul piano del prestigio».
Nemmeno la responsabilità di possibile guastafeste la preoccupa?
«Assolutamente no. A me non ha mai regalato nulla nessuno. Rispetto lInter e rispetto la Roma: hanno fatto una stagione strepitosa. Però noi pensiamo alla nostra corsa. Ho perso contro il Napoli e sono ancora arrabbiato. Figurarsi se non me la gioco. E poi sa una cosa? Non credo che Inter e Roma abbiano bisogno della solidarietà del Chievo per vincere gli scudetti».
Conoscendo le due contendenti, è davvero finita la questione?
«Osservando la classifica, ormai solo lInter può perdere questo campionato.
Tutte e due le squadre hanno superato gli scogli più duri. Però cè sempre limponderabile del calcio. Sarà uno sprint avvincente. Già tra poche ore vedremo Inter-Roma nella finale di Coppa Italia, il divertimento non mancherà».
Chiusa la stagione, Di Carlo che fa? Nel Chievo ha il contratto in scadenza.
«Ci riuniremo con il presidente Campedelli e il ds Sartori e parleremo dei programmi. Questa è una società seria, organizzata, pronta a lanciarsi nel futuro. E io a Verona, in questo ambiente, mi trovo bene. Poi è chiaro, sono felice di essere apprezzato da altri dirigenti. Ma è inutile parlare finché non mi sarò confrontato con il Chievo».