La penna degli Altri 27/05/2010 11:35

De Rossi strappa la tessera

Il riferimento è a Stefano Gugliotta, scambiato per un ultrà dai poliziotti, malmenato, rinchiuso in prigione e poi liberato: «Sulla vicenda non c’è stato tutto questo scandalo e non ho visto comunicati come quando mi sono permesso una dedica ad un familiare che non c’è più», insiste che nel settembre 2008, dopo aver rifilato una doppietta alla Georgia di Hector Cuper, aveva dedicato i gol a Massimo Pisnoli, il papà della ex moglie, rimasto ucciso durante un regolamento di conti. Prima di cena l’inevitabile precisazione: «Mi rendo conto di aver usato un’espressione infelice e me ne scuso. Le generalizzazioni sono sempre sbagliate. Non volevo mettere in discussione il ruolo delle forze dell’ordine e ho rispetto per i poliziotti che lavorano la domenica per garantire la sicurezza».

Le parole sul futuro, invece, non hanno bisogno di smentite. «Per me giocare nella Roma è un onore e non un sacrificio. Ripetere che voglio rimanere dove sono, insieme alla mia famiglia, agli amici e a mia figlia Gaia è persino superfluo. Però...». Già, stavolta c’è un però. «Può arrivare un momento in cui la mia società ha la necessità, economica o tecnica, di mandarmi via. Se dovesse succedere non sarebbe la fine del mondo. Non andrei a soffrire. Il Real Madrid non è il Pizzighettone » . E Mourinho non un allenatore qualsiasi: «Quello che ci siamo detti dopo la finale di coppa Italia resta tra di noi. Se davvero il Real mi vuole può darsi che lui un suggerimento glielo abbia dato. Mou è un grande, l’ho detto prima che arrivasse in Italia. Ma le mie parole non devono essere scambiate per una candidatura: dico solo quello che penso, senza secondi fini».

Se parla così è perché ha fiutato l’aria: forse, al di là delle smentite, per la verità sempre puntuali, Rosella Sensi è ingolosita dalle proposte degli spagnoli. Ma cedere il capitano del futuro sarebbe come firmare una dichiarazione di guerra contro i tifosi. La cessione è un’ipotesi, non certo la più probabile. E in ogni caso legata al mercato estero: «Perché in Italia non potrei giocare con una maglia diversa da quella della Roma»