La penna degli Altri 27/05/2010 11:42

De Rossi da ultrà



Qualche ora più tardi il capo della casa blanca, Florentino Perez, dopo aver annunciato l’assunzione di Mourinho ha spalancato le braccia al romanista: «È un onore per tutti i madridisti che uno del suo calibro dica queste cose». Un idillio che nemmeno l’ennesima ma tardiva smentita giunta da Trigoria - affidata a Claudio Ranieri - è riuscita a rovinare: «Lui per me è capitan futuro e sono convinto che resterà». In realtà non sono pochi i tifosi giallorossi ai quali sta salendo l’ansia per un addio che non è più un tabù.



La giornata al Sestriere di , però, è stata scossa anche dalla
bufera scatenata sul giudizio dato alla tessera del tifosi: «Sono contrario perché non mi piacciono le schedature. E poi, viste alcune recenti vicende (caso Gugliotta, il giovane pestato dagli agenti dopo Inter-Roma di coppa Italia, ndr), servirebbe anche la tessera del poliziotto». Frase per la quale il giocatore si è poi scusato: «Mi rendo conto di aver usato un’espressione infelice e me ne scuso, le generalizzazioni sono sempre sbagliate». Nel frattempo, però, aveva subito il rimbrotto del presidente della Figc Giancarlo Abete e, soprattutto, le reprimende del ministro dell’Interno Roberto Maroni e del capo della polizia Antonio Manganelli.



«Ovviamente
- ha detto il titolare del Viminale - sono dichiarazioni che non condivido. Si tratta di un persona che andrà a rappresentare l’Italia ai Mondiali, un personaggio pubblico che ha un certo seguito. Confermo che la tessera sarà introdotta con l’avvio del prossimo campionato così come concordato con tutte le società di calcio». «Sono letteralmente indignato - ha detto Manganelli - per la volgare strumentalizzazione di un’occasionale episodio, certamente riprovevole, oggi al vaglio della magistratura, che mette sullo stesso piano delinquenti violenti e poliziotti che darebbero anche la vita per difendere tutti».