La penna degli Altri 25/05/2010 10:39

De Rossi al Sestriere «E per sempre a Roma»

Montali, ieri sera alla villa comunale di , dove ha ritirato il premio internazionale della à di Alatri. Il direttore giallorosso ha poi aggiunto: «Una settimana è bastata per smaltire la delusione, siamo già pronti a
ricominciare la nuova stagione. L’Inter? Dire che ho fatto il tifo per loro in è esagerato. Diciamo che siamo stati contenti per il ranking Uefa...».
 
, intanto, è da domenica sera al Sestriere. E la prima cosa che gli hanno chiesto, compagni e staff della Nazionale, è stata: «Ma ’sta barba te la tagli o no?». Lui ha sorriso, rispondendo: «Me sa de no. Per adesso». Poi è andato in camera a riposare. E lunedì è stato tra i primi a scendere in campo, qualche minuto prima delle 11. «Aveva detto che era cotto- dicono dal Piemonte - ma in realtà l’abbiamo trovato più che bene. È pronto: sia mentalmente che fisicamente». La lunghissima stagione, come è normale, qualche strascico l’ha lasciato. Quarantanove partite giocate avrebbero segnato chiunque, figuriamoci un giocatore che ha dovuto anche fare i conti con la frattura di uno zigomo e una colica renale. però, come ha dimostrato dall’inizio della sua carriera, è attaccatissimo alla maglia azzurra e quindi si è presentato al ritiro pre mondiale con la carica e la voglia giusta. Sa, come del resto tutti i suoi compagni, che confermarsi campioni del Mondo, sarà un’impresa difficilissima, ma ci vuole provare. Soprattutto perché, con tanti giovani in squadra, è uno dei punti fermi su cui Lippi punta di più. In campo e fuori.
La presenza di , in gruppo, è di quelle che si fanno sentire. Negli allenamenti dà l’esempio, in albergo è sempre il primo a scherzare, nelle sfide alla play station - dicono - non ci sta a perdere. Nei prossimi giorni parlerà in conferenza stampa e, magari, racconterà anche di come sta smaltendo l’amarezza
per lo scudetto sfumato.
Ieri in allenamento ha scherzato parecchio con Cannavaro, Pirlo e Borriello sotto gli occhi divertiti di Lippi. con cui , da sempre, ha un ottimo rapporto. Lo stesso che ha con Prandelli, ormai sempre più avviato verso la panchina azzurra visto che persino il presidente federale Abete ha ammesso «che un contatto c’è stato». I due si "sfiorarono" nell’estate del 2004, nelle poche settimane che Cesare allenò la Roma e Daniele,
in un’amichevole, segnò anche una rete al Glasgow Rangers. Poi andò ad Atene per le Olimpiadi e al suo ritorno Prandelli già non c’era più. Lui però disse: «Per quel poco che l’ho conosciuto, è una persona da 10 e lode». 
A Mondiale terminato avrà l’opportunità di approfondire il rapporto. E farlo con un altro titolo in bacheca sarebbe il massimo.