La penna degli Altri 10/05/2010 12:17
Dal calcione al T-day: E ora crediamoci

Domenica da emozioni forti. Sussulti con un unico denominatore, il volto prima teso, poi felice del capitano giallorosso. Totti ha fatto parlare di sè lItalia intera e mentre si discuteva sul gesto che ne ha macchiato il cammino, il ragazzo di Porta Metronia ha deciso di tenere in vita il campionato come solo lui sa fare quando si affida al genio dei tacchetti. «Prima di entrare in campo gli ho detto: "fai divertire il tuo pubblico e fai parlare il resto con lunico linguaggio che conosci, ovvero gol e magie"...», così Ranieri. Totti il campo se lè divorato a undici minuti dalla fine della partita con il Cagliari quando ha capovolto il punteggio (i sardi erano passati i vantaggio con una saetta di Lazzari) e scucito lo scudetto dalle maglie nerazzurre. Un boato, poi il secondo: il capitano ha mandato fuori giri Lupatelli con un diagonale velenoso e con un preciso tiro dal dischetto, rendendo merito ad un assalto giallorosso fino ad allora sfortunato (due pali e una traversa sarà il bottino dei legni della Roma, due dei quali centrati dallo stesso Totti).
Ranieri non ha ancora terminato la sua corsa perché domenica prossima a Verona insegue il miracolo («Alla porta degli spogliatoi ho attaccato un cartello con scritto niente rimpianti»). Totti, adesso, è salito a quota 14 reti nella stagione in 22 partite (192 sono i gol totali realizzati in A) e può commuoversi sotto la sua curva tenendo in braccio i figli: il capitano si ama, non si discute, così la pensa lOlimpico. «Lo stadio era davvero magnifico per il tanto affetto nei miei confronti - racconta Totti - in un momento per me davvero difficile. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino e le tantissime persone che portavano addosso la mia maglia che è anche la vostra: questi sono i nostri colori, il nostro orgoglio. A tutti quelli che vivono per la Roma adesso dico una cosa sola: crediamoci fino in fondo...».
La rinascita di Totti è cominciata proprio da lì, da un Olimpico mai come ieri pomeriggio in sintonia con il suo gladiatore. «Capitano non sara mai solo con noi...»; e ancora: «A difesa della maglia, a difesa di una fede, onore a te capitano». Per finire con il box in tribuna dove Ilary, la signora Totti, teneva lo striscione con la scritta «Totti si ama non si discute...». La Roma resta in corsa, il Cagliari va al tappeto senza opporre una resistenza da ricordare. Lultimo flash dallOlimpico lo scatta ancora Ranieri. «Dopo il calcione di Francesco ho visto tanta esagerazione e se pensate che di quanto accaduto ne ha parlato anche chi di solito di calcio non parla mai...», così il tecnico. Di Totti ne ha parlato anche il Quirinale.