La penna degli Altri 12/05/2010 11:22
"Da Palermo con amore"
Roma. Nessuno, nemmeno i suoi amici più cari, sanno spiegarsi come mai un siciliano doc sia finito ad
amare il giallo ocra e il rosso pompeiano. Fin da bambino, almeno da quando i ricordi si fanno più nitidi,
nella sua vita cè stato qualcosa di romanista. Una penna, un astuccio, un pallone, una maglietta, una
sciarpa. Piccole cose per unemozione unica. Sabato mattina, sul presto, Giacomo si metterà in viaggio verso Verona. Un viaggio infinito. Lunica sosta a metà strada, nella Capitale, per rifocillarsi a casa dallamica
di sempre: Giorgia. Biglietto del Bentogodi comprato per tempo, Maggiolone portato dal meccanico per una piccola revisione e speranza riposta dentro al cuore. Non gli serve molto per andare avanti, come si dice dalle sue parti, bastano pochi piccioli. Il vero premio è poter tifare la Magica, gridare per lei, cantare per sostenerla,
baciare la maglietta di Rudi Voeller che si infila ogni volta che va allo stadio. «Mia madre dice che non ho tutte le rotelle in testa. Fare 1400 chilometri, per lei, che non ha mai visto giocare Totti o non ha goduto per lo scudetto del 2001, è qualcosa di impensabile.Per me, invece, è fede. Sono rientrato lunedì da Madrid per festeggiare il compleanno di unamica e già non vedo lora di saltare sul sedile, prendere il ferry boat e sbarcare nel continente». Dalla voce, Giacomo, sembra quasi in trance. Lobiettivo è Chievo-Roma. Niente lo riesce a distogliere da una sfida che potrebbe valere il tricolore: «Ci credo per davvero. Sarebbe meraviglioso festeggiare a Verona e, tornando a casa, fermarmi al Circo Massimo. Sono sicuro che potrei impazzire». Palermo è
bellissima ma per un tifoso giallorosso, è più complicato che mai vivere un contesto di quel tipo: «Sto perennemente in mezzo a tifosi palermitani, juventini, interisti e milanisti. E faticoso, ma vado avanti. Nessuno
di loro può capire che cosa significa la lupa capitolina. Vincere un campionato così vorrebbe dire entrare nella storia del calcio. Ed io, in questa storia voglio esserci».