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La penna degli Altri 16/05/2010 12:15

Carica Totti «Forza ragazzi, ci crediamo»

Non firma autografi: benedice. Non accoglie auspici: dà certezze. Mai come stavolta è il capitano della Roma.  paziente, pronto a sottoporsi a mitragliate di foto che i carabinieri al suo fianco non possono impedire. Le differenze sociali sono azzerate. Lo omaggia il tifoso già in partenza per Verona - avanguardia dei 18.000 attesi oggi sugli spalti del Bentegodi - come il broker col gessato da gangster, il papà che usa il bimbo ignaro per cercare la firma come il giapponese sazio di chiese e scavi romani. «Ci crediamo» compra un paio di riviste di gossip e al «Me raccomanno» che gli mormorano in tanti, replica sereno: «Tranquilli, ci crediamo».

 Sì, la Roma ci crede, anche se il suo capitano non ha passato una bella settimana. Prima il raffreddore, poi un fastidio al tendine del ginocchio sinistro ha provocato brividi a Ranieri, ma oggi è la fine dei giochi, in un modo o nell’altro, perciò si stringono i denti. «Io mi sento bene - aggiunge Francesco - speriamo solo che non ci sia terreno troppo pesante».

BALLOTTAGGI Sarà una delle variabili a cui dovrà pensare l’allenatore, che contro il Chievo in effetti medita di schierare Vucinic e di punta, in un  utile a far tornare a convivere Taddei e Perrotta. Il sacrificato, a questo punto, potrebbe essere Menez, anche se il francese appare in buone condizioni e insidia il posto più all’ex azzurro che al brasiliano. Più agevole la sostituzione dello squalificato Riise. Al suo posto dovrebbe toccare a Cassetti, mentre la coppia centrale sarà ancora composta da Burdisso e Juan, con Motta titolare sulla fascia destra. La scacchiera è pronta, le variabili ci sono, ma a questo punto conteranno energie e motivazioni. Impressioni? La Roma c’è.