La penna degli Altri 19/04/2010 16:13
Uno stadio, mille emozioni
SICUREZZA - Città bloccata dicevamo, blindata. Perché lunica zona off limits non è quella dellOlimpico. Il traffico è ben indirizzato, alcuni sensi di marcia variati per loccasione. Il dispiegamento di forze dellordine è imponente e arriva fino al centro della città. Il derby deve essere il biglietto da visita di Roma, in lizza per lEuropeo 2016 e lOlimpiade 2020, e allora nulla deve essere lasciato al caso. E in effetti lorganizzazione appare perfetta, il percorso verso limpianto è ben delineato, la gente si avvicina ai tornelli in ordine e in silenzio, quasi come fosse richiesto dal clima grigio della giornata, fresca e con poco sole a dispetto della stagione. E comunque la voglia di ridere, data la tensione, è davvero poca.
COLPO DOCCHIO - Non è ancora il momento, dal tornello alle scale che portano allinterno, di liberare tutte le energie. Quello arriva con il primo passo sugli spalti. E il colpo docchio, con lOlimpico praticamente pieno, è da brividi. Le voci cominciano ad urlare unora e mezza prima del fischio dinizio, partono i cori tra le due curve, è tempo di sfogarsi. Sfogarsi sì, dopo la carica accumulata in una settimana lunghissima. Sfottò e striscioni al via. Lunico spicchio libero dalla gente è quello, delimitato da due linee di steward, nellultima parte della Tribuna Tevere, verso il lato Sud. Il derby delle coreografie non ha storia: i tifosi padroni di casa lo vincono nettamente. La Curva Nord punta sui colori, poco prima dellinizio il bianco e il celeste la fanno da padroni. Dallaltra parte invece, qualcosa va storto, lo striscione si blocca a metà curva e per qualche minuto la parte giallorossa di Olimpico mastica amaro. Anche la tribuna stampa è piena.
VIP - Nel lato Monte Mario sono tanti i volti noti. I due presidenti prima di tutto: Claudio Lotito da una parte, Rosella Sensi, accompagnata dalla madre Maria e dal marito Marco Staffoli dallaltra. Poi spunta Marcello Lippi: la sua presenza era segnalata, deve tenere docchio gli azzurrabili. Cè lex sindaco Francesco Rutelli: per lui, laziale, il derby è di casa con la moglie Barbara Palombelli, romanista. Ancora tifosi della Lazio: Pino Insegno e il reduce dellIsola dei Famosi Davide Di Porto.
EMOZIONI - Alle 18,30 si parte e cambia anche il tempo: si affaccia un timido sole. Pronti- via e limbarazzo dei tifosi giallorossi sembra coinvolgere anche la Roma in campo. La Lazio non aspetta, non vuole e non può farlo. Al gol di Rocchi il boato è incredibile: gioia pazza a Nord, incredulità a Sud. A inizio ripresa facce stupite: Ranieri ha tolto i due romani. Alla Lazio importa poco, la squadra di Reja insiste. Ma la Roma si trasforma e torna avanti con due gol di Vucinic. E derby, vero, in tutto e per tutto, con gli umori che cambiano nel giro di un istante.