La penna degli Altri 20/04/2010 12:38

Tra gioia e ironia si fa spazio il sogno



SODDISFAZIONE - Il derby è andato, la gioia dei tifosi della Roma è in­contenibile. Il giorno dopo, se possibile, an­cora maggiore a quella provata lì per lì do­menica sera. E se ne vedono di facce col sor­riso stampato in giro. Nei bar, per le strade, di fronte alle edicole la mattina. La sinfonia è sempre la stessa: sfottò nei confronti dei ti­fosi dell’altra sponda e convinzione di poter­si giocare ciò che non succede ma se succe­de. Con in più il fatto di aver dato una bella botta alla Lazio nella corsa salvezza. Chiaro, ci sta anche questo.



SCOMMESSE
- E allora via con le tabelle con tutti i calcoli del caso. Perché, come aveva sottolineato da subito anche Ranieri, una La­zio ancora affamata di punti potrà fare il gio­co della Roma, quando affronterà l’Inter, nella corsa al sogno. Ognuno ha il suo teore­ma ben argomentato: il benzinaio, il barista, il di casa.

« No perché se pren­diamo tre punti qui, allora poi è pratica­mente fatta... » , tutti con la faccia di chi la sa lunga. Poi lo stop: quando arriva, l’ami­co sconfitto è som­merso di battute e pacche sulle spalle di finta consolazione. E poi le scommesse da pagare: la colazione, la barba tagliata, la maglia della Roma indossa­ta per una settimana. Storie di derby insom­ma.



ENTUSIASMO - I più intraprendenti - che pro­babilmente, beati loro, hanno una mattinata da spendere all’aria aperta - si sono raduna­ti ieri mattina di fronte ai cancelli del “Ful­vio Bernardini” a Trigoria. Un centinaio di persone ha voluto ringraziare e allo stesso tempo continuare a caricare i giocatori. Le macchine dei protagonisti, al loro arrivo, hanno dovuto faticare non poco per trovare la via d’accesso al centro tecnico, tra una ri­chiesta di autografo, una di foto, e un sempli­ce gesto di ringraziamento-incoraggiamento. La gente ha cominciato a muoversi per la trasferta di Parma (ma i tifosi della Roma, dopo gli incidenti del derby, potranno andare in Emilia?). Si dà appuntamento, mette a punto i preparativi per segui­re Ranieri e i suoi.



QUATTRO O SEI? - L’elemento di riflessione arriva dal fatto che solo qualcuno, pochi, po­chissimi, tra l’entusiasmo ge­nerale, si ricorda che doma­ni c’è l’Udinese. La semifinale di ritorno di Coppa Italia è tutta da giocare, si parte dal due a zero, è vero, ma il passaggio in finale non è ancora cosa fatta. E allora ecco la spie­gazione di quei tifosi attenti a tutto sulle fa­mose finali - intese come valore delle parti­te e intensità con cui affrontarle - ancora da giocare: « Le finali sono sei, non quattro co­me dicono tutti. Noi la Coppa Italia la vo­gliamo eccome!» . Anche noi.