La penna degli Altri 23/04/2010 12:14

Totti-Cassano, che prima volta!

Poi quell’amici­zia si è rotta, tutto cominciò per una sgradevole storia di soldi e le loro strade si sono do­vute dividere per forza. Eccolo Cas­sano, domenica per la prima volta contro al­l’Olimpico, in una partita che per la Roma vale lo scudetto. Si erano ritrovati di fronte nella casa del­la Roma solo per sei minuti, nel­la partita che il 29 ottobre del 2008 fu sospesa dall’arbitro Ta­gliavento per un violento tempo­rale. Un paio di battute, una pac­ca sulla spalla. Poi, quando la partita fu recuperata, il 14 gen­naio, non c’era. Cassano sì e vinse la Roma con una dop­pietta di Baptista.

Tra e Cassano dopo la rottura dell’amicizia c’è stato un periodo di gelo. Negli ultimi tempi i rapporti sono tornati normali, quando si incontrano si salutano ma non si sentono mai. Cassano ruppe con la Roma, non ci fu più accordo su un prolun­gamento del contratto che sem­brava a buon punto. Poi ruppe anche con Spalletti, sin dal pri­mo giorno di ritiro, quando l’al­lenatore gli impose di abbassare la musica nello spogliatoio. La convivenza era diventata impos­sibile, a gennaio del 2006 la fu­ga verso Madrid. Di nuovo nelle grinfie di Fabio Capello, l’unico che a Roma era riuscito a gestir­lo. Ma in Spagna le cose andaro­no diversamente. Così dopo un anno e mezzo alla corte del Re­al, il ritorno in Ita­lia. Alla Samp, do­ve Cassano ha tro­vato la giusta di­mensione e anche l’amore, conside­rato che a giugno si sposerà.



Domenica ritro­verà l’Olimpico pieno, quei tifosi che aveva conqui­stato con i suoi nu­meri, che avevano sopportato le sue bizze, che lo ave­vano perdonato per qualche erro­re. Cassano si era preso la Roma, l’aveva in pugno, ma si era spinto un po’ oltre. Quattro anni e mezzo di alti e bassi, di grandi giocate, di im­prese impossibili. Ma senza vin­cere niente. Oggi Cassano è un uomo maturo, un campione af­fermato, al quale Roma manca un po’. Domenica rappresenta l’ostacolo più arduo nella corsa allo scudetto. Lui, Del Neri e Guberti sono ex che mettono paura. La Roma non può voltar­si indietro. Deve solo vincere. E non succede... ma se succede forse anche Cassano sarà un po’ contento.