La penna degli Altri 15/04/2010 09:31

Totti a caccia di un gol nel derby. Non segna da cinque anni

La moglie Ilary, in tribuna con il pancione, ha così applaudito l’ormai storica esultanza del capitano, quel parto del pallone simulato a bordo campo. Cinque anni fa, per un’astinenza che, in effetti, stona. La Roma aspetta un gol del suo giocatore più rappresentativo in un derby improvvisamente diventato importante per lo scudetto. Un derby che non immaginava così decisivo, così come non se lo aspettava Simone Perrotta, dopo il numero dieci e , uno dei veterani dello spogliatoio. E uomo derby, visto che alla Lazio di gol ne ha già fatti due.

Cuore e polmone della squadra, il centrocampista, arrivato alla Roma nel 2004, è quello, dopo , ad aver segnato di più alla Lazio ( ne ha fatti 6), insieme a Taddei, anche lui a quota due reti contro i cugini. E proprio loro due si giocano una maglia da titolare per domenica, almeno nel caso in cui Ranieri decidesse di continuare sulla strada del tridente, con , Toni e Vucinic.

Ieri il tecnico ha però fatto anche delle prove di 4-4-2, nel qual caso Perrotta e Taddei giocherebbero insieme, a scapito di Toni. In vista della partita nell’Olimpico che sarà blindato con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, la Digos a sigillare lo stadio da sabato e i vigili per il piano viabilità, Ranieri mischia le carte. Chiede in continuazione ai suoi concentrazione, perché nulla in realtà è stato raggiunto e tutto è ancora in bilico.

Anche Montali ripete al gruppo che il derby «È una partita e non la partita», per attenuare, se possibile, la tensione. I giocatori sembrano comunque non essere contagiati dall’euforia che li circonda, continuando a seguire, in accordo con la società, la strada del “basso profilo”. Nessuna intervista e solo un’occhiata ai tifosi che ogni giorno si recano a Trigoria per sbirciare l’allenamento, tra cori e cartelloni d’incitamento. “Pare de toccallo co le dita” una delle divertenti scritte portate da alcuni dei ragazzi presenti, chiaro riferimento a uno scudetto che si ha paura anche di nominare.