La penna degli Altri 27/04/2010 11:42

Su internet corre quel passato da tifoso

Di tempo, da allora, ne è passato parecchio e le situazioni saranno sicuramente cambiate («Nessun arbitro mette a rischio una carriera e dei soldi per una fede calcistica», ha spiegato ieri un ex) ma l’accostamento del direttore di gara barlettano ai colori nerazzurri (chissà se mai smentito) potrebbe essere imbarazzante per Collina, non proprio felice per la direzione di Damato.



Conoscendo la rigidità che usa verso i “propri ragazzi”, c’è da pensare che il designatore non ne sapesse nulla. Altrimenti, visto che le preclusioni da parte delle società, anche se non si può dire, sono ancora una realtà (Tagliavento e Rosetti lo dimostrano) Damato non sarebbe stato designato per due gare consecutive della corsa scudetto (onore non concesso ad altri più titolati...): Roma-Sampdoria di domenica sera e Inter- di dieci giorni prima.

Due direzioni di gara, oltretutto, diametralmente opposte. Perchè se nel primo tempo di San Siro, Damato ha tirato fuori ben cinque gialli e un rosso, all’Olimpico c’è stato un solo ammonito in tutta la partita. Eppure, nei primi quarantacinque minuti qualche sarebbe stato lecito attenderselo e nel finale Zauri (che ha letteralmente tentato di falciare Vucinic lanciato a rete) era da sanzionare, nonostante il vantaggio concesso.



Ma a Damato si imputa soprattutto di non aver fischiato il calcio di rigore alla Roma, dopo che Zauri in area aveva fermato con la mano un pallone calciato da Vucinic. Una valutazione che testimonia una difformità di giudizio (e un’cessiva discrezionalità dell’arbitro) perchè contrasta con quelle prese da Rizzoli a e a Livorno a danno dei giallorossi. A proposito di Rizzoli, è lecito chiedersi come mai sia praticamente sparito dalla corsa scudetto? Se è stato volutamente “preservato” per la finale di coppa Italia, sarebbe preoccupante.