Dieci gol in ventinove partite gioca­te, uno ogni 230 minuti, considerato che il montenegrino è il giocatore più sostituito da Ranieri. Anche ieri ha concluso la partita poco dopo un’ora di gioco. Al 19’ del primo tempo ha fatto gol e allo stesso minuto della ripresa ha lasciato il posto a Baptista. Quella di ieri è stata la sedicesima sostituzione. Per due volte Vucinic è entrato dalla panchina e questo significa che solo in undici partite Vucinic è rimasto in campo per tutti i novanta minuti. Que­sta volta probabilmente la sostituzione è stata dettata da motivi fisici. Nei gior­ni scorsi il montenegrino aveva avuto un attacco influenzale che lo aveva de­bilitato e lo aveva costretto a non alle­narsi per un giorno. Ora si gode questa vittoria: «E’ stata dura, a Bari tutte le grandi hanno faticato. Abbiamo tenuto il campo per tutti i novanta minuti e abbiamo conquistato i tre punti».

Quel gol pesante come un macigno, che mantiene tutto inalterato in testa alla classifica, con la Roma a un solo punto dall’Inter. Sabato la capolista giocherà a Firenze. Che sia la Fioren­tina a fare un favore alla Roma? «L’im­portante è continuare sulla strada giu­sta, senza pensare ai risultati degli al­tri. Noi dobbiamo continuare a vincere, poi si vedrà».

E’ arrivato a quindici gol in questa stagione, il massimo con la Roma è di­ciassette. Questa per Vucinic è già una grande stagione: «Non so se è la mia migliore con la maglia della Roma. Lascio giudicare agli altri » . Con il tri­dente si è trovato a suo agio: «Giocare con i campioni è facile. Anche mia nonna riuscirebbe a farlo. Totti è rien­trato alla grande. Siamo pronti per questo finale di stagione». Domenica contro l’Atalanta Vucinic deve fare at­tenzione al pericolo giallo. E’ diffida­to e un cartellino giallo lo costringe­rebbe a saltare il derby. Dal derby di Puglia a quello di Roma. Sfide da sen­sazioni forti che il montenegrino non vuole perdersi.