La penna degli Altri 29/04/2010 11:05

Se c’è Totti e il Parma tutto è sempre possibile

Da lì stava per invadere il campo perché l’arbitro di Bari-Roma non fischiava la fine, da lì è scattato per abbracciare Toni sotto la Sud sul 2- 1 contro l’Inter, da lì ha fatto la stessa corsa per andare da Vucinic nel giorno del derby. Da lì, quel giorno, tifando, soffrendo ed esultando accanto a , ha trasformato nella vittoria della romanità il derby che la storia racconterà come quello vinto togliendo i romani. Un’altra magia, come un passaggio spalle alla porta senza guardare. E’ vero, quando c’è la Roma vince un po’ di più. Quest’anno ha vinto tanto perché c’è sempre stato, anche quando non ha giocato. Forse la partita contro la Sampdoria un giorno sarà raccontata come l’ennesima occasione persa nella storia della Roma. Forse. Ma di sicuro non sarà ricordata come la gara della resa di , che non s’è affatto arreso e l’ha subito dimostrato. Due giorni dopo ha fatto un’altra magia, come un passaggio spalle alla porta senza guardare. A Trigoria, con quel suo «urlate più forte», è diventato anche il tifoso dei tifosi, il giocatore che incita la gente invece di essere incitato dalla gente. Domenica si ricomincia. Nessuna squadra, più del Parma, ha subito la sconfitta perfetta, quella «con gol di ». Se la Roma ci crede ancora, ci crede un po’ di più. Perché quando c’è anche un sogno può essere un po’ più reale. Gli interisti di Barletta aspettino, prima di festeggiare.