La penna degli Altri 06/04/2010 10:16

Rosella, scommessa vinta con Ranieri

A scegliere Spalletti fu suo padre, Franco, all’epoca già malato. Ranieri è stata la prima scelta di Rosella: 22 partite consecutive senza sconfitte in campionato sono già un giudizio. Se verrà qualcosa in più, tanto meglio. Rosella Sensi è convinta che quando Michel Platini parla di fair play economico applicato al calcio abbia la Roma come uno dei punti di riferimento: autofinanziamento, attenzione al settore giovanile, margini di crescita nel futuro. L’Istituto internazionale di storia e statistica del calcio, prendendo in considerazione i rendimenti dei club mondiali (partite ufficiali disputate, valutate con coefficiente di difficoltà che varia a seconda delle nazioni) dal 1 aprile 2009 al 31 marzo 2010, ha messo la Roma la nono posto, prima delle italiane, davanti anche all’Inter (undicesima). Al primo posto, naturalmente, il . C’è anche una faccia meno luccicante della medaglia (la contesa tra ItalPetroli e Unicredit è tutt’altro che chiusa; la concorrenza calcistica ha più soldi da spendere; il progetto stadio è ancora una pia illusione), ma la regola del calcio non può che valere anche per lei: parlano i risultati.

Restano intatte le scaramanzie: la parola scudetto mai pronunciata; le mani sugli occhi prima di un rigore a favore (vedi Vucinic contro l’Udinese); la scelta di canali del tutto particolari nella comunicazione. È cambiato, almeno in parte, lo scenario dentro il quale deve muoversi. A 39 anni ancora da compiere e in attesa di varcare la soglia della terza stagione da presidente (28 agosto 2010), un risultato è già stato ottenuto: la Roma ha riguadagnato appeal. Il difficile viene adesso, direbbe probabilmente lei. Ed è vero. Ma sarà bello provarci.