La penna degli Altri 12/04/2010 10:07

Roma, sorpasso e delirio. Sola in testa: +1 sull'Inter

La chiave. Non è stato per niente facile vincere contro la terzultima in classifica, anche se dopomeno di mezzora la pratica sembrava archiviata. Una clamorosa papera di Consigli su un tiro centrale di Vucinic e il colpo di testa di Cassetti sull’assist pennellato da avevano infatti scavato un solco profondo tra i giallorossi e quegli avversari con la maglia a strisce nerazzurre, i colori giusti per tenere alta la concentrazione. Ranieri aveva sorpreso tutti lasciando Toni in panchina e preferendogli Menez, così da riconsegnare a il ruolo di centravanti nel collaudato . Segno che il test vincente di Bari, con Toni, e Vucinic tutti insieme, non lo aveva convinto più di tanto. Il dinamismo di Menez, il pressing alto portato da tutta la squadra e la disposizione al sacrificio di gente come e Vucinic, di solito spettatori delle altrui fatiche, davano ragione alle scelte del tecnico. Che tuttavia, ritenendo forse la partita in cassaforte, decideva di risparmiare la ripresa a Vucinic, diffidato e a rischio per il derby. Dentro Toni e Roma col 4-4-2. Un’altra partita, perché i due illustri vecchietti là davanti mostravano di intendersela ma senza possedere la rapidità dei bei tempi, e la frattura col resto della squadra andava via via accentuandosi. Il gol del romano Tiribocchi dopo pochi minuti su un maldestro assist di Riise e soprattutto l’intraprendenza di Valdes, un cileno che ha qualcosa (solo qualcosa, sia chiaro...) di mettevano in difficoltà la Roma. Ripresa di sofferenza e palla del 2-2 ancora sui piedi di Tiribocchi, con provvidenziale salvataggio di Julio Sergio. A quel punto, Ranieri toglieva Perrotta e Menez e blindava le corsie esterne con Taddei e Brighi. Per Mutti, che aveva già giocato la carta Doni (per Amoruso) subito dopo il 2-1, non c’erano altre cartucce da sparare e la Roma non rischiava più.

Lo sketch Tra e Ranieri quando al minuto 79 la Roma ha proceduto al terzo cambio. Predestinato all’uscita, il capitano, seguito in tribuna dall’intera famiglia di giallorosso vestita, faceva però presente al tecnico che Menez, di passaggio da una simulazione all’altra, stava rischiando il . Consulto e rapido dietrofront, col francese spedito sotto la doccia e Francesco a tenere palla nei minuti finali.

Morale L’Atalanta è viva, le altre sono scappate ma il è rimasto a 4 punti, salvezza possibile. Quanto alla Roma, era e resta imperfetta ma  Per la cronaca, vietato pronunciare la parola scudetto, a Trigoria.