La penna degli Altri 12/04/2010 09:46
Roma, la rincorsa è finita in vetta con Vucinic e Cassetti
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LInter è distante 14 punti, il vantaggio rimarrà intatto fino alla quattordicesima giornata. Perché nonostante la Roma abbia ripreso a vincere, lInter è inarrestabile. Qualcosa cambia alla quindicesima giornata. È il momento in cui Ranieri & soci iniziano a rosicchiare qualche punticino a Mourinho. Tre in un colpo solo. La Roma vince il derby, mentre lInter cade a Torino con la Juve. Ironia della sorte, proprio le gare in programma nel prossimo fine settimana. A fine girone dandata, però, il distacco è ancora di 13 punti. Ma i risultati continuano ad arrivare, i giallorossi risalgono posti in classifica. E soprattutto ecco arrivare Luca Toni. Nessuno può immaginare che la rincorsa sarà inarrestabile, con 23 gare consecutive senza sconfitte con 36 punti nel girone di ritorno: 17 vittorie e 6 pareggi. Il record di Capello, 24 partite da imbattuto, è lì a portata di mano, mentre quello di Liedholm è battuto. Ma in questo momento è la cosa che interessa meno a Ranieri, che ieri con lAtalanta, nonostante la vittoria, deve soffrire un bel po. Con una parte finale di gara in cui rischia di subire lennesima rimonta da 2-0 a 2-2: la Roma può solo ringraziare luscita a valanga di Julio Sergio sui piedi di Tiribocchi. Un rischio eccessivo perché nel primo tempo la squadra giallorossa domina, aggiungendo al gol di Vucinic, quello realizzato di testa da Cassetti su cross di Totti.
Ranieri rinuncia inizialmente a Toni e gli preferisce Menez. Il tecnico vuole allargare la difesa avversaria e non vuole dare punti di riferimento in attacco. La Roma parte nervosa, sbaglia parecchio, ma il gol del vantaggio regala unpo di tranquillità. Nel secondo tempo Tiribocchi riapre la gara: Cassetti perde un pallone a centrocampo, Riise entra con troppa foga su Ferreira Pinto e il pallone arriva tra i piedi dellattaccante atalantino. Tra lui ed il gol cè solo Julio Sergio, che non può fare niente. Col passare dei minuti inizia la sofferenza finale, anche perché Toni sbaglia le due occasioni per chiudere la gara. Cè pure il tempo per un siparietto tra Ranieri e Totti, tipo quello tra Falcao e Liedholm. Il tecnico richiama in panchina il capitano, lui risponde: «Quello lì si fa buttare fuori», riferendosi a Menez, ammonito da poco per simulazione e appena caduto a terra una seconda volta senza che nessuno lo toccasse. Idea cambiata, esce il francese. Idea cambiata anche sulla stagione delle delusioni.