La penna degli Altri 26/04/2010 11:10

Roma, finisce in lacrime

L’arbitro Damato incide il risultato: tre possibili rigori negati, almeno uno nettissimo. Ranieri, con titolare e Toni in panchina, cambia assetto alla Roma e torna al che questo gruppo continua ad avere nel suo Dna. Davanti alla linea difensiva i mediani sono quelli di sempre, e Pizarro, fondamenta del rombo offensivo nella circostanza molto spregiudicato. Il trequartista è Perrotta, abile quando c’è da far pressing e nell’arretrare sia centralmente che, quando serve, sui lati. E’ lui che deve garantire equilibrio, ma ci riuscirà solo a tratti. Sugli esterni a destra Menez, ottimo anche in fase di non possesso palla,e a sinistra Vucinic che gioca la maggior parte dei palloni utili per aprire la difesa ospite. , da centravanti, è riferimento sia come finalizzatore che nelle aperture sulle fasce.

Del Neri si affida al suo sistema di gioco preferito, il 4-4-2 che, al momento di attaccare, diventa 4-2-4come ai tempi del Chievo. Semioli e Guberti, rispettivamente a destra e sinistra, salgono ad affiancare in linea Pazzini e Cassano. A parte un fuorigioco che non c’è chiamato a Cassano, a tenerlo in posizione regolare è Riise ma l’assistente Romagnoli alza la bandierina e ferma l’azione pericolossima, nel primo tempo è un’autentica esibizione giallorossa. Vanno al tiro Menez, Juan in rovesciata a lato e Perrotta. Poi ci pensa che spezza il lungo digiuno in campionato, ultimarete il 23 gennaio a Torino, e all’Olimpico, in astinenza dalla tripletta del 22 novembre al Bari. Perrotta ruba palla, riceve e chiedel’unodue a Vucinic, bravo a servirlo d’esterno a centro area: sinistro in corsa e 1 a 0 al quindicesimo. Cassano, come al solito fischiato dal pubblico, di testa spreca a lato un cross preciso di Guberti. Ma c’è solo la Roma che non riesce a concretizzare le tante chances. Ancora Vucinic per : sinistro in corsa deviato sul palo da Storari. Nella stessa azione a Damato sfugge un placcaggio in area di Gastaldello a . E a seguire l’arbitro ignora anche un netto fallo di mano di Zauri su tiro di Vucinic.

Prima dell’intervallo, comunque, altre tre occasioni per i giallorossi. di Menez respinto da Storari: , al volo e in acrobazia, a lato. Ancora un sinistro di Menez largo e uno di Vucinic sul fondo. Perrotta si arrabbia con il compagno che non lo serve, il montenegrino replica e deve mettersi in mezzo a separare i due. Due novità ad inizio ripresa nella Sampdoria: Tissone per Poli e Mannini per Guberti. La Roma non ha lo stesso approccio dei primi quarantacinque minuti e si capisce subito: si rilassa e subisce presto il gol del pari, facendosi trovare impreparata sul contropiede dei blucerchiati. Cassano va via a sinistra e pennella sul secondo palo per Pazzini che di testa, con Riise immobile, firma l’1 a 1 al settimo. La palla passa tra le gambe di Julio Sergio. Damato non concede un altro rigore, cinque minuti dopo, ai giallorossi: sinistro di Riise intercettato con la mano da Gastaldello.

Damato non è in serata: con lui, a Udine il 28 ottobre, l’ultima sconfitta in campionato. A metà tempo Ranieri fa entrare Toni per Perrotta: il centravanti conclude di testa e Storari si esalta con una respinta d’intuito. Con un’impostazione così offensiva, i giallorossi si allungano, rischiando tantissimo quando perdono palla. Alla mezz’ora un’altra sostituzione, per tentare il tutto per tutto: Taddei per Cassetti , con il brasiliano utilizzato da terzino. Julio Sergio respinge il diagonale di Semioli, Storari è super sul sinistro di Riise. Cassano chiede il cambio: dentro Testardi. Taddei è fuori posizione nella ripartenza decisiva della Samp: Mannini va al cross di sinistro, Pazzini anticipa ancora Riise per il 2 a 1 al quarantesimo. I tifosi giallorossi capiscono che non c’è più niente da fare, ma festeggiano lo stesso la Roma per la splendida rimonta e nonostante la sconfitta che brucia e fa piangere alcuni giocatori in campo e Mexes in panchina. Cassano abbraccia che però pensa all’Inter in fuga, pronta a conquistare il quinto scudetto consecutivo.