La penna degli Altri 16/04/2010 08:36
Roma che abbraccio

ai cancelli di Trigoria. E così sia pur con molta tranquillità e saggezza, la Polizia ha controllato il flusso consentendo alle automobili dei calciatori di raggiungere senza troppi problemi il campo di allenamento.
Ma loperazione sicurezza è durata poco. Le maglie si sono allargate e fotografi e tifosi hanno carpito momenti
eccezionali di un allenamento top secret. Ma nulla di grave. Crediamo che lamore per i propri beniamini sia superiore a ogni difficoltà. Tuttavia fa molto bene la Roma a difendere questa difficile vigilia e cercare di proteggere la squadra. Le transenne e il blocco operato sui tifosi ha prodotto un po di fastidi nella giornata degli abitanti delle palazzine limitrofe. La prima conseguenza della disciplina adottata si è avuta con un piccolo-grande assembramento sul piazzale Dino Viola,diventato in pratica una sorta di "stazione di posta" vecchio stile. Un entusiasmo irrefrenabile. Tutti a caccia dellautografo o di una foto da sistemare sulle librerie
di casa o nelle vetrine dei tinelli. Una passione che, come abbiamo detto, ha costretto le forze dellordine, per evitare il congestionamento dellintera zona, a transennare la curva che immetteva allentrata principale del Bernardini.
I disagi non sono mancati, specialmente per coloro che abitano da quelle parti e che, per necessità, si possono muovere soltanto su quella direttrice. Lo spiega Vittorio, che ha le finestre che danno proprio sulla strada: «Questi giorni è continuamente in tilt, si riesce a passare a stento con il motorino, figuriamoci in automobile». Anche Alice, mentre porta a spasso il suo cane, deve fare lo slalom fra sciarpe, macchine e striscioni: «E da poco che vivo qui, ma non avevo mai visto una simile ressa di gente. Dovrebbero costruire
unaltra entrata per consentire a noi abitanti di muoverci, non dico tanto, ma almeno quel minimo necessario». Maria Grazia, invece, sta sul portone del suo palazzo, proprio di fronte a dove, di solito, si allena la squadra: «Mi pare che 10 anni fa si è creata una situazione simile. Ricordo che cerano centinaia di tifosi che strillavano
e se la prendevano anche con i custodi del centro». Con maggior filosofia sembra prendersela Giovanni che prova timidamente a uscire dal garage e fare capolino col muso della propria Smart:«Per uscire oggi mi
servirebbe in realtà lelicottero - dice con un largo sorriso e aggiunge - è stressante per un tifoso juventino come me vedere tutto questo giallorosso, in aggiunta mettiamoci pure che ci impiegherò mezzora per andare a comprare il pane.....»
Riccardo, al contrario, è contento di vedere tutto questo amore: «Che bello. E dalla sconfitta in coppa Italia contro lAtalanta, nellanno dellultimo scudetto, che non vedevo le transenne. Speriamo sia di buon auspicio». La pensa così anche Giorgio che, da buon tifoso romanista, e conoscendo bene la situazione che avrebbe trovato sotto casa, ha scelto di muoversi su due ruote: «Abito lì, al terzo piano, sono quattro giorni che stiamo in queste condizioni. Se devo essere sincero, non mi spiace, lascio la macchina nel mio box e prendo
la bicicletta. Faccio un pochino di ginnastica e poi, per la Roma questo e altro»