La penna degli Altri 26/04/2010 10:55

Riise, una macchia in una stagione straordinaria. I centrali monumentali soprattutto nel finale

Ma le lacrime di Mexes mentre in campo stava succedendo il dramma (sportivo ovviamente) sono l’immagine più bella di una serata che, altrimenti, andrebbe cancellata dagli almanacchi sportivi. Come Roma-Lecce, come Roma-Slavia Praga, come la finale di Coppa Uefa con l’Inter, come tanti e tanti episodi della maledetta storia romanista. Le lacrime di Mexes sono la fotografia di un gruppo di bravi ragazzi (forse pure troppo) prima ancora che di bravi giocatori, che si sono visti superare proprio quando il traguardo era lì a un passo.
 
E che hanno assistito impotenti ad un destino avverso che stava compiendosi, aiutato (e pure tanto) da un arbitro (il signor Damato)nella migliore delle ipotesi incompetente. Per quanto riguarda le valutazioni dei singoli, è stata una giornata da dimenticare per John Riise, colpevole in entrambi i gol di Pazzini. Una pecca in una stagione straordinaria per il norvegese. Era andato molto bene . Per il capitano undicesimo gol in campionato, dodicesimo in carriera alla Sampdoria e gol 189 in totale in serie A. Numeri amari, che non servono a cancellare una delusione grandissima. Così come è servita a poco la prestazione maiuscola di Juan e Burdisso, due veri giganti soprattutto nel finale quando la formazione giallorossa giocava con quattro attaccanti veri. Sono andati bene a sprazzi anche Menez e Vucinic: straordinari ma troppo leziosi nel primo tempo, ci hanno provato fino alla fine nel secondo. Ma senza fortuna.