La penna degli Altri 10/04/2010 09:23

Riempiamolo

Ma pure – e la de inizione è di wikipedia - “il risultato numerico di un esperimento quando questo non è prevedibile con certezza”. Bruno de Finetti definiva la variabile casuale «un numero aleatorio». Ieri, la Roma si affidava proprio a questo concetto matematico per provare a immaginare come apparirà l’Olimpico domani. «C’è una variabile impazzita che può far cambiare lo scenario». Quale? Beh, non succederà che stasera la farà quello che deve fare, perché l’Inter è più forte sotto tutti i punti di vista. Tanto che ieri la Snai dava l’1 viola a 4.00 e l’X a 3,40. Quindi, mettiamoci l’anima in pace. Non succederà nulla. Ma se succederà, allora tutte le stime che facevano ieri a Trigoria sull’affluenza di verranno stravolte. Fino a ieri erano stati venduti circa 24mila biglietti. Sommati ai 25mila abbonati, portano il conto complessivo delle presenze a poco meno di 50mila romanisti. Nell’ipotesi peregrina che le agenzie di scommesse abbiano sbagliato pronostico sulla partita del “Franchi”, le ricevitori Lottomatica che tengono la serranda alzata la domenica e i Roma Store di piazza Colonna 360 e via Appia Nuova 130 domani saranno meta di una processione bis.

Occhio all’orologio: domani i Roma Store chiuderanno la prevendita alle 13, i punti Lottomatica un paio d’ore più tardi. I tagliandi di Curva Nord e quelli di entrambi i Distinti sono terminati già da tre giorni. Tranquilli, ci sono ancora migliaia di biglietti di Tevere Laterale (40 euro), Tevere Centrale (50) e Monte Mario (65, ma con 10 euro in più ve ne andate in Monte Mario Top). Altre informazioni utili: i bambini con meno di 12 anni pagano 25 euro in Tevere Laterale, 30 in Centrale e 35 in Monte Mario (40 in Top). I quasi 25mila biglietti staccati dimostrano come la strategia dei prezzi popolari stia funzionando. Merito di una variabile casuale? Stavolta no. Il merito è dell’unica certezza che ci accompagna per tutta la vita. Noi la chiamiamo Roma.