La penna degli Altri 03/04/2010 10:22

Ranieri svia. Ma vuole il tridente

L’entusiasmo che Claudio Ranieri ha per lungo tempo cercato di contenere è ormai inarrestabile nel mondo giallorosso e per le ultime sette partite di questa stagione si preannunciano trasferte oceaniche a Parma e a Bergamo e il tutto esaurito nei quattro impegni casalinghi all’Olimpico (senza contare il derby Lazio-Roma). Scene che riportano alla memoria le immagini del terzo scudetto, quel successo che sogna di rivivere quest’anno. Il torna in campo dal 1’ e costringe l’allenatore della Roma a stravolgere il modulo degli ultimi successi.



MISTER PRUDENTE Ranieri dovrebbe scegliere un prudente 4-4-2 con Vucinic e Taddei larghi a centrocampo, ma c’è anche la tentazione forte del tridente con Toni e il montenegrino che ha smaltito l’influenza. «Le tre punte ci possono stare, se tutti corrono e rimangono compatti», ha ammesso il tecnico nella conferenza stampa della vigilia, « è al cento per cento. Gli manca il minutaggio della partita, ma nelle ultime due settimane si è allenato bene. Abbiamo fatto tantissimo senza il nostro capitano e condottiero, ora bisogna reinserirlo perché tutti abbiamo voglia di far bene in questo finale di stagione. Dobbiamo lottare sino alla fine per non avere rimpianti».



MESSAGGIO DI PACE L’importante sarà non perdere l’equilibrio, sia quello tattico sia quello ambientale. Quella tranquillità che sembra aver smarrito l’Inter capolista a causa delle continue uscite del suo allenatore. E Ranieri ha voluto mandare un messaggio “di pace” proprio al suo collega Mourinho, con cui è stato protagonista in passato di diverbi a distanza: «Capisco la tensione che agita un allenatore fortissimo ma deve stare tranquillo, non c’è niente», ha detto il tecnico romanista a proposito delle accuse fatte dal portoghese agli arbitri, «deve stare sereno. Contro l’Inter noi abbiamo subito una rete con tre giocatori in fuorigioco, Chivu e Lucio non sono stati espulsi». Ranieri di certo l’equilibrio non lo perde mai.