La penna degli Altri 26/04/2010 10:38

Pure Nadal a bocca aperta al momento dell’inno. Finisce tra le lacrime: "Noi non ti lasceremo mai"

E’ un applauso continuo che aumenta, e non poco, la sua intensità quando a scendere in campo è Claudio Ranieri, che saluta la curva e ringrazia. Parte l’inno: Roma Roma Roma è uno spettacolo ogni volta più bello. Nadal e Djokovic sono scioccati da tanta bellezza, cantano e cominciano a fare fotografie e riprese coi telefonini. In mezzo alla Sud compare uno striscione “Sara e Francesca nel cuore di Morena”, le due ragazzine morte la settimana scorsa nell’incidente avvenuto sull’isola di Ventotene. Comincia la partita e cominciano i cori e i fischi contro Antonio Cassano, beccato ad ogni tocco di palla.

Ci sono circa trecento tifosi della Sampdoria nel settore ospiti, ma non si sentono mai fino al gol di Pazzini. I tifosi della Roma, invece, non si fermano mai. Anzi, nel momento della difficoltà “soffiano” alle spalle dei giocatori, come ripete spesso Claudio Ranieri. Questa volta però non basta, perché la Samp raddoppia con Pazzini e l’Olimpico accusa il colpo a tradimento. Giusto il tempo di riorganizzare le idee e collegare la voce al cuore e si ricomincia a cantare. Ma è il canto della sconfitta e della rassegnazione: “Noi non ti lasceremo mai” e “Che sarà sarà”. E piangono tutti, compresi i giocatori giallorossi.