La penna degli Altri 03/04/2010 11:00
"Non vi deluderemo"
Parole al miele per i tifosi, un pochino meno zuccherose per Mourinho e la sua ultima sparata: «Non so se ce l�'AVES'avesse con gli arbitri, ma deve stare sereno. Gli errori ci sono da una parte e dall'altra. L�''Inter ha segnato contro di noi con tre uomini in fuorigioco, Chivu e Lucio dovevano essere espulsi per i falli su Toni e Vucinic, ma non abbiamo detto niente. Anche Mourinho dovrebbe accettare le decisioni arbitrali, come noi. Negli ultimi tempi ci hanno fischiato contro 4�/rigori/5 rigori dubbi e non ci siamo lamentati. Non bisogna fare cattivi pensieri, anche gli arbitri sbagliano. Contro di noi l'Inter ha perso anche perch�èè è stata sfortunata nel colpire tre pali. Capisco la tensione del momento, ma, stia tranquillo, sotto non c'è niente. Mi sento sereno perchè Collina pondera bene le sue decisioni e manda gli arbitri per tutelare tutte le squadre. Poi l'errore può capitare e fa parte del gioco».
Cattivi e buoni pensieri.� Quelli sul trio Toni-Totti- Vucinic fanno parte dell'ultima categoria. «Sì, tutti e tre insieme si può fare. Soprattutto se tutta la squadra corre e riesce a restare compatta. Francesco sta bene, gli mancano solo i minuti nella gambe. Abbiamo fatto tanto senza il nostro condottiero, adesso torna e vuole fare bene come noi». �q Quello chiamato al maggiore sacrificio sarà Vucinic: «Mirko è un
�puros"purosangue", bisogna lasciarlo libero nelle praterie e ogni tanto tirargli le redini e riportarlo in carreggiata.
Potrebbe ricoprire la stessa posizione di Delvecchio nel tridente dell'ultimo scudetto�lultimoll'ultimo ma devo ancora decidere. Delvecchio e Vucinic hanno lo stesso spirito di sacrificio, ma il primo fisicamente era più portato a fare il centrocampista mentre il secondo ha una conformazione più da scattista.
Disquisizioni tattiche e analogie con la Roma dell'ultimo scudetto, Ranieri vede ancora davanti «l�'Inter'Int'Inter perchè ha un punto in più. Poi c'è la Roma e poi c'è il Milan. I nerazzurri sono i favoriti, sono loro che devono vincere e noi stiamo là. Ci si è aperto un portone, non una porta e adesso dobbiamo lottare. Il nostro obiettivo è arrivare
alla fine del campionato senza avere rimpianti. Se poi gli altri saranno più bravi di noi gli stringeremo la mano e gli faremo i complimenti». Meglio non farli neanche al Bari.