La penna degli Altri 27/04/2010 12:23
Nessuno dubiti della lealtà laziale
Ha cinque giorni di tempo, la squadra di Ranieri, per ritrovare la voglia di giocare e convincersi di aver fatto sino in fondo il proprio dovere, che è ciò che si chiede a chi fa sport. Solo dopo aver vinto a Parma, potrà seguire con attenzione ciò che domenica sera succederà allOlimpico, dove una Lazio quasi salva ospiterà unInter quasi scudettata.
Prima della Lazio, lInter affronterà il Barcellona e, tra le due, la partita catalana pesa di più. Mourinho, uscendo con le ossa sane dal Nou Camp, calerebbe a Roma per una passerella italiana. In caso contrario, ossia di fronte a una sconfitta e un conseguente addio alla Champions, tutto potrebbe succedere. Inter vittima di una crisi di nervi e in preda alla stanchezza, per esempio.
A Roma ci si chiede come si comporterà la Lazio, facendo così un grave affronto ai giocatori e a Reja, che è un buon allenatore e una persona onesta. Il calcio non è quel paradiso che vorremmo: esistono i corrotti e i corruttori, cè gente che compra e gente in vendita, la parola sport viene spesso macchiata, ma cè un limite a tutto. Non si perde perché qualche tifoso, confuso, lo chiede. Non si perde perché il capitano della Roma ha fatto pollice verso o perché, in caso contrario, la squadra rivale potrebbe raggiungere la vetta.
Una società ha il dovere di impiegare sempre la formazione migliore, che a sua volta ha il dovere di dare il massimo: così si rispettano avversari e sport. La Lazio di questi tempi ha tutto per fermare lInter, che sin qui ha già pareggiato dieci volte, di cui sei fuori casa. La Lazio di Cagliari, Bologna, Genova e del derby non parte battuta.
Sarà fresca e lavversaria stanca. LItalia la guarderà con grande attenzione: è loccasione per riscattare una stagione altrimenti deficitaria. La sportività che si pretende dalla Lazio, va chiesta al Parma e, in genere, a tutte le squadre che non hanno niente da domandare a questo finale. Solo adesso possiamo toccare il tasto Samp.
La Roma ha disputato il primo tempo più bello della stagione. Poteva e doveva chiudere latto iniziale in vantaggio di due o tre gol. Poi la Samp, approfittando degli spazi regalati, ha trovato due reti in fotocopia, con Riise sempre in ritardo su Pazzini. Riise cercava di rimediare ad errori altrui: dovera la coppia centrale? Partita persa per troppa voglia di vincere, manifestata anche da Ranieri, che si è fatto prendere la mano. La partita andava inchiodata sulluno a zero. E un pari vale più di una sconfitta.
Con la Roma a un punto, poteva succedere anche questo: Inter battuta allOlimpico, Roma pareggiante a Parma e coppia accoppiata.
Capitolo arbitro: Damato ha sbagliato tutto, fermando ingiustamente Cassano e cancellando almeno un rigore a favore della Roma. Ma non è uno scandalo o un complotto: è solo la brutta prova di un arbitro che doveva trovarsi altrove.
La Roma, se avessero voluto, lavrebbero fatta fuori come tre anni fa, quando, sì, regalarono lo scudetto allInter.