La penna degli Altri 20/04/2010 12:06

Magia da Pupone: utile anche se sarà squalificato



La Roma che corre e vola, spinge e diverte, in questo momento non si può permettere di giocare con il tridente Toni--Vucinic e il primo tempo del derby è stata la conferma. Per una questione di equilibrio tattico, perché il è sempre un fenomeno, ma da fermo e dunque ormai (da qualche stagione, in verità) può fare soltanto il centravanti statico là davanti, assist e reti. Non più il trequartista, però, perché per giocare dietro le due punte è fondamentale correre e rincorrere gli avversari, scattare e dribblare per creare superiorità numerica. Come ha fatto Menez nel derby . Tradotto, con la rosa al completo Ranieri per le prossime gare (quasi tutte) dovrebbe fare delle scelte non facili, perché un conto è se rischi tutto nell’intervallo contro la Lazio (fuori e e coraggio da applausi, clap clap), un conto è se devi prendere delle decisioni all’inizio, di fatto definitive che bocciano un modulo. Ma inevitabili per poter lottare fino all’ultima giornata e sognare il trionfo. Già, e allora chi far fuori tra i tre davanti? Toccare Vucinic, il Vucinic di questi mesi, sarebbe una follia perché dà corsa e dribbling, attacca gli spazi e segna. Restano e Toni. E non c’è dubbio. Francesco è giù fisicamente, non ha forza e ritmo, non sta ancora bene, chiaro che Ranieri - come chiunque dovesse sedersi sulla sua panchina - sacrificherebbe lui.

Che problema, però, dover scegliere senza lasciare strascichi nello spogliatoio, senza far saltare gli equilibri, senza creare discussioni. A meno che... Sì, a meno che il giudice sportivo decida di squalificare con la prova tv. Sarebbe un guaio in meno per Ranieri, quasi un favore. E la dimostrazione che Francesco, con la maglia giallorossa, sa essere decisivo. Comunque.