La penna degli Altri 01/04/2010 09:04
Lezioni di sorpasso
Ancora oggi ricordiamo il pianto di Ronaldo sulla panchina dellOlimpico vestito di nerazzurro: doveva essere la festa per lInter di Cuper, con una Lazio avversaria amica e in più con la paura che la Roma, impegnata a Torino, potesse vincere lo scudetto. Invece fu una debacle storica, la Lazio non aveva alcuna intenzione ospitare a casa sua alcun tipo di festeggiamento altrui. LInter non vinse né partita, né scudetto. Con Materazzi che si trasformò in Giulio Cesare quando a Bruto, scovato in punto di morte tra i suoi assassini, disse, «tu quoque Brute....». Proprio tu, anche tu. Il difensore dellInter ai suoi avversari: «Vi ho fatto vincere uno scudetto....», quasi con le lacrime agli occhi. E vero, lui alla Lazio lo ha fatto vincere sul serio il tricolore. A Perugia, lì sì, fu eroe positivo. Materazzi, lalluvione, Collina, Calori, la lunga attesa della Lazio che aveva battuto la Regina e aspettava il fischio finale di Perugia-Juventus, sospesa e poi ripresa. La Juve non voleva più giocare, la Lazio sperava di sì, al Perugia interessava poco onestamente. Poi si giocò, vinse il Perugia, gol di Calori. Scudetto alla Lazio, non più alla Juve. Lira di Moggi, la rabbia di Ancelotti. La Lazio si riprese quello che gli era stato tolto lanno prima, 98-1999. La faccia triste di Zaccheroni per una volta ha sorriso. Il peggior Milan della storia, a sette giornate dalla fine aveva 7 punti in meno di una meravigliosa Lazio allenata da Eriksson. Che alla fine, arrivò seconda ad un punto. Era un Milan operaio, con Sala, con Helveg, con Guly. E stato lo scudetto di Zaccheroni? Macchè, di Berlusconi, ci mancherebbe. «Se non si giocava come dicevo io (con una mezza punta e due punte, ndr) non si vinceva...», disse Silvio, proprio lui. Strano.
Nella tabella qui sopra vengono elencati altri casi simili. Ad esempio, unaltra rimonta clamorosa fu sempre targata Milan. E che Milan. Di Sacchi, stavolta non certo tra i peggiori della storia rossonera. La squadra di van Basten, Gullit, Baresi, Maldini, partì malissimo, Sacchi era sul punto di essere esonerato. Poi, lArrigo inventò il calcio della metà anni 80. Passò alla storia quel Milan, quel gioco, ancora oggi fa tendenza e se ne parla. Il mondo si divise in sacchiani e non sacchiani. Come quelli di destra e di sinistra. Lavversario di quel Milan era il Napoli di Maradona che, alla vigilia dello scontro diretto al San Paolo, disse ai tifosi del Milan che non ce ne sarebbe stato per nessuno. Tre a uno per i rossoneri. Un massacro. Fu una rimonta storica. Tra i tecnici passati alla storia anche lo zio di Zeman, Vycpalek, che con la Juve superò in volata il Milan di Cesare Maldini nella stagione 72-73. Nella storia degli scudettati in volata, pure Herrera, il Mago. Del resto per vincere certi scudetti, qualche magia serviva. In tutti i sensi.