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La penna degli Altri 19/04/2010 12:10

L’Olimpico si divide «Vucinic il leader» «Risultato bugiardo»

Fuori dal campo Dallo stadio escono quasi a braccetto Rutelli e Gasparri. Lo sguardo basso del primo, e un grande sospiro dei suoi prima di parlare: "Devo dire la verità: la Lazio ha giocato meglio. Tutta la squadra ha dato l’anima. La crescita è stata evidente, usciamo da questa sfida a testa alta». Mentre Gasparri mostra i due telefonini con la cover giallorossa e dice: «Il vero leader in questa stagione è stato Vucinic. Siamo stati bravi a non mollare alla fine, quando loro hanno ceduto». Anche Giovanni Malagò esulta: «Merito di Ranieri, e di quei coraggiosi cambi: che colpo mettere fuori e ». Mentre, Clemente Mimun non si scoraggia: «Rigore sbagliato, gol subito: è la dura regola del calcio. MalaRoma ha fatto solo due azioni, non meritava». In campo Ma c’è anche qualche immagine che rimane impressa: i pollici di verso la Nord, lo scontro di Radu con Perrotta, e gli incidenti fra tifosi, a rovinare la coreografia allestita dalle curve. Perché la festa, invece, il resto dello stadio, l’aveva preparata bene.

Già dalle 17 i primi sfottò. Inizia la Sud: «Ricottatevi della B»; e un sarcastico tuffo nel passato: «Che nessuno si tiri indietro comefece Paolo Negro», a ricordare il derby del 2001, ma che poi è risposta allo striscione esposto a Formello giovedì che diceva «che nessuno si tiri indietro, non lasciamogli neanche un metro». Risponde la Nord: «Noi felici e pochi, voi tristi e bori»; e anche un gigantesco « Dal 1900, dei vostri colori felici, del calcio a Roma pionieri». E su questo i romanisti rispondono con un enorme telo raffigurante Nerone con il pollice verso. Infine, per i romanisti ultimo telo: con un lupo che atterra un' aquila.