La penna degli Altri 19/04/2010 12:02

Il tecnico cambia le due bandiere all’intervallo: «Sentono il derby»

Comunque vada, Claudio Ranieri entrerà nella storia: ha rischiato polemiche feroci e ha vinto. Non per l’aggancio consumato ieri ai 24 risultati utili consecutivi di Fabio Capello (2001-2002) e la sfida lanciata a Nils Liedholm (30, ma in due annate diverse: dal 1980 al 1982), bensì per il «coraggio» dimostrato in questo doppio cambio, lui che già due volte, comunque in questa stagione (contro la ed il Palermo) aveva mandato in panchina il capitano per «scelta tecnica». Non succedeva dal 2001, guarda caso, l’anno dell’ultimo scudetto.

Condizionati «Francesco e Daniele sentono troppo il derby — spiega il tecnico —. Non c’è stato bisogno di spiegarglielo, gli ho detto di riposarsi, non erano al 100%, è normale che siano rimasti delusi. Il derby è sempre il derby, la Lazio ha giocato la partita della vita. La ripresa è andata meglio ma la svolta è stata il rigore. Dopo quello siamo cambiati. Di decisione simili ne ho prese molte. Al Valencia, ad esempio, tolsi Romario perché era giusto toglierlo. Io cerco sempre di fare il meglio per la squadra. e sono i due punti di riferimento della squadra, ma li avevo visti diversi dal solito in settimana, non gli riuscivano le cose che sanno fare. Ho deciso di tagliare la testa al toro. Ho messo chi sente di meno la gara. Dispiace, ma hanno capito che l’allenatore fa le scelte per il bene della Roma. Continuerò a fare così. La squadra? Direi che la squadra è al 70-80%: divertiamoci e poi vedremo alla fine. Ora vogliamo ritrovare l’Inter anche in finale di Coppa Italia. Io punto sui miei cavallini».

& Sensi Come trasformare la delusione in felicità, comunque, l’ha spiegato . «Ranieri avrà pensato che ho giocato male e che non ero in grado di giocare la ripresa. Io non devo guardare alle sostituzione, faccio il giocatore della Roma. Il derby si poteva perdere, ma perderne uno che avrebbe potuto significare l’addio allo scudetto avrebbe fatto male. L’Inter? È favorita (e sorride, ndr), ma stiamo coi piedi per terra».

Ci resta anche Rosella Sensi, che per applaudire la scelta di Ranieri infrange anche la sua consueta scaramanzia. «Bellissima partita - spiega la presidente -. e li conosco, non saranno dispiaciuti, tutti vogliamo che la Roma vinca. La mia presenza? Comunqueandasse volevo metterci la faccia oggi. È giusto che un presidente lo faccia. Ho pensato a quello che avrebbe fatto mio padre in questi casi e sono venuta». Impressioni? Non se n’è pentita.