La penna degli Altri 13/04/2010 09:09

Il derby d’Italia non sarà decisivo: il pericolo viene dalla Champions

Domenica sera la partita si giocherà in casa della Lazio. E anche questo pesa: controllate gli ultimi risultati. Altre considerazioni che contribuiscono a limare il vantaggio romanista. La Lazio dal derby ha ottenuto, recentemente, meno di quanto meritasse e lo sa; la Lazio grazie al tre a due bolognese vive in uno stato di grazia: serena, ottimista, la leggerezza di chi sa che può togliere all’altra, mentre non ha niente o quasi da perdere; la Lazio ha gli attaccanti giusti per creare problemi alla Roma: agili, veloci, abili sul corto e nei tagli; la Lazio sa che, fermando la Roma, ritroverebbe gran parte dei suoi tifosi.

Molte cose sa anche la Roma. Sa, per esempio, che in fatto di qualità non c’è partita; sa che, grazie alla bravura dei suoi singoli, può anche permettersi di aspettare la giocata individuale o collettiva, come a Bari o contro l’Atalanta: l’assist di a Cassetti vale il biglietto; sa che la meta è a portata di mano e vale un tesoro; sa che impedire alla Lazio di rovinarle la vita avrebbe significato doppio; sa di non aver offerto negli ultimi incontri prestazioni memorabili, ma una cosa è inseguire e un’altra essere inseguita: il braccino del tennista non è più un alibi; la Roma infine sa di vivere una favola e le favole hanno un lieto fine, altrimenti che favole sarebbero? Ci saranno stati derby più importanti e più tesi, ma a questo, di sicuro, non manca niente per diventare memorabile: altro che superiorità cittadina, questa volta in palio c’è tutto. Ai tifosi possiamo chiedere di godersi in pace e sino in fondo una partita così; alle due squadre diciamo di dare fondo alle energie, nell’ambito della sportività.

Invitiamo, infine, Reja e Ranieri a sorprenderci. Anche tatticamente. Reja con le tre punte ha sfondato a : le riproporrà? Cancellerà la brutta idea di Biava a mezza altezza? Ranieri ha già annunciato di non voler più rinunciare al tridente, ma possiamo fidarci di chi ha messo in panchina Toni? Non vorrà partire con e Vucinic e Perrotta assaltatore? E’ il solito discorso dei punti di riferimento: il faro Toni lo sarebbe per gente come Stendardo e Dias.

Il derby romano sarà preceduto (venerdì sera) da quello che è sempre stato considerato il derby d’Italia, tra Inter e , che si giocherà in anticipo per un doveroso omaggio all’Inter europea. L’Inter non sembra ancora stanca o in flessione. Fa, ovunque si trovi, la partita. Però mancano i risultati e un motivo deve pur esserci.

Proviamo: Mourinho, nervoso, ha innervosito la squadra (Ranieri, pacioso, ha dato pace alla Roma); Julio Cesar è da un po’ tutt’altro che insuperabile; Cambiasso perde colpi; Pandev e Eto’o segnano poco; Balotelli è stato messo dietro la lavagna; il gioco si vede, la brillantezza no.

Non sarà decisiva la gara con la : lo saranno le partite successive agli scontri di . La si avvicina alla partita sapendo di mettere in gioco il rispetto dei tifosi e una stagione in . In una parola: il domani.