La penna degli Altri 01/04/2010 08:27

Francesco a un passo dal nuovo record

 

Per alcuni versi le storie di questi due grandi personaggi si assomigliano. Entrambi romani e romanisti, si fanno strada in prima squadra sotto la tutela di due grandi campioni, Juan Alberto Schiaffino e Giuseppe Giannini. Il fuoriclasse uruguagio fu per De Sisti una vera bussola: «Schiaffino era un maestro di calcio e di vita – ha ricordato De Sistiera milionario e veniva agli allenamenti con l’utilitaria». Allo stesso modo il giovane considerava Giannini un esempio: «Avevo il suo poster in camera. I primi tempi quando passai in prima squadra non riuscivo neanche a rivolgergli la parola per quanto ero intimidito». Un altro particolare simpatico che unisce i due riguarda proprio le rispettive gare d’esordio. De Sisti si trovò di fronte Schnellinger, che avrebbe in seguito ritrovato da avversario nella semifinale dei campionati del mondo del 1970, quell’Italia – Germania 4-3 che in molti hanno definito la “partita del secolo”. invece dovette accontentarsi di Paolo Negro, in quello che molti ritengono il derby del secolo.

Si può dire comunque che in quel primo match c’era per entrambi un fenomenale “prossimamente” di un’intera carriera. Altre analogie tra e De Sisti? Tutti e due si sono divertiti a prendere parte al mitico film di Banfi "L’allenatore nel pallone" (De Sisti nel primo episodio, nel secondo); sono arrivati a disputare una finale di coppa del mondo; vincere uno scudetto da capitani. A De Sisti, putroppo, il destino avrebbe contrapposto Pelè e negato di poter coronare il sogno nella propria à. Per lui le soddisfazioni sarebbero arrivate solo in riva all’Arno. Le casacche indossate da questi atleti sono ricecatissime. Quella vestita da contro il Foggia il 4 settembre 1994, nel giorno del primo gol in serie A, è stata addirittura portata negli Stati Uniti per essere poi fortunatamente riacquistata da un tifoso romano. Per quanto riguarda De Sisti, Paolo Castellani, noto collezionista di maglie giallorosse ci ha detto: «Potrei sbagliarmi, ma non mi risulta che ci siano sue maglie

in circolazione
». Il mistero è presto svelato, le preziose casacche sono state per anni gelosamente conservate nella casa romana di Picchio, dove continuavano a risiedere i suoi genitori, e oggi sono, con grande probabilità custodite dal suo originario proprietario. De Sisti lasciava la Roma proprio quando il Centro di Trigoria, veniva inaugurato e proprio a Trigoria nel 2007, Picchio e Francesco si sono incontrati nell’ambito della realizzazione di un filmato dedicato agli 80 anni della Roma.