La penna degli Altri 21/04/2010 12:10
E la Roma di Julio Sergio
DAL DERBY AL DERBY - Julio Sergio, persona a modo e brasiliano mansueto, amante dei libri e teatrante mancato, è diventato così importante che giocherà anche stasera a Udine in Coppa Italia. Fiducia assoluta e inattaccabile. Magari un giorno riuscirà persino a ridere della definizione di « miglior terzo portiere del mondo », la tipica etichetta che condanna chi si è fatto da solo senza alcuna colpa, eccetto quella di aver sorpreso gli altri. Adesso Julio Sergio è il portiere della Roma e basta. Si è guadagnato il posto giorno dopo giorno, partita dopo partita. Accolto con sospetto, sia dai tifosi che dai compagni, dal derby dandata ha definitivamente cancellato i dubbi. La parata su Mauri resta una perla non così lontana dal famoso miracolo dellinglese Banks su Pelè al Mondiale di Messico 70. E il rigore arpionato a un altro Sergio, il laziale Floccari, gli ha aperto un posto tra i più amati portieri di sempre nella hall of fame giallorossa: quasi al livello di Masetti e Tancredi, rispettivamente custodi del primo e del secondo scudetto; molto più di Antonioli, vincitore del terzo. Chissà se « Bertagnoli » riuscirà ad essere il quarto, al primo anno da protagonista dopo tre da spettatore.
ALTRE GEMME - E siccome questa Roma ha imparato a non vivere di soli derby, Julio Sergio lha aiutata molte altre volte. Nella partita dandata contro il Bari, ad esempio, ricordata per la fantastica tripletta di Totti, è stato decisivo in due- tre occasioni. A San Siro contro lInter ha preso quasi tutto, tranne il sinistro maligno del pareggio di Etoo. E come dimenticare la notte di Firenze? Gilardino, Vargas e gli altri ancora non sanno come si fa gol a questo signore, nonostante una decina di tentativi. Inutili, almeno quanto lassalto dellAtalanta nella domenica del sorpasso allInter: Tiribocchi, romano e romanista, è riuscito a segnargli una volta ma non due. E la Roma ha vinto. Ah, dicono pure che un portiere che para sia fortunato. Anche se fosse, meglio così.