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La penna degli Altri 18/04/2010 12:39

E’ il giorno. Derby a parole l’hanno giocato pure i cardinali

Strategia aziendale? No, bassa scaramanzia. Col risultato che chi doveva parlare (giocatori e addetti ai lavori) si è espresso al massimo a monosillabi. Mentre ci è piovuto addosso un acquazzone di dichiarazioni di ogni genere. Perfino uno psichiatra ieri ci ha avvertito delle possibili ricadute sul sesso. Per fortuna il gran giorno è arrivato. O la va o la spacca, intanto riviviamo questa settimana. Lunedì Giorno di riposo. Giocatori più liberi. Non è un caso che arrivino un paio di frasi decenti (resteranno le uniche della settimana). Vucinic nota che il sorpasso sull’Inter ha portato «un’aria frizzantina a Roma e nel nostro spogliatoio: siamo carichi, vogliamo vincere il derby e non mollare niente fino alla fine. Per me lo scudetto è un chiodo fisso».

Come il derby per i laziali. «Siamo l’unica squadra nel mondo per cui battere la Roma è fondamentale — dice Ledesma —: gli faremo lo sgambetto della vita». Giannini non li invidia: «Per me il derby cominciava un mese prima, ci arrivavo un po’ scarico». Verdone laconico: «Tocco solo ferro».