La penna degli Altri 25/04/2010 15:12

Da un primato all'altro

In media, l'allenatore romano ha raccolto 15,7 punti nelle ultime dieci partite di campionato. Il 43% di vittorie, il 28% di pareggi, il 29% di sconfitte: sul passato di Ranieri si fondavano tutti i dubbi degli scettici. Il dato più confortante era legato alla salvezza- capolavoro ottenuta con il Parma, nel 2006- 2007: venti punti in volata, attraverso sei vittorie, due pareggi e due sconfitte. Prima e do­po, il curriculum di Ranieri relativo agli ultimi turni non induceva all’ot­timismo: 16 punti sulla panchina del , 11 al primo tentativo su quel­la della , 13 e 14 sempre con Batistuta e Rui Costa, 14 e 15 a Valencia.

Una tradizione negativa che si è portato dietro anche in Inghilterra, dove ha alternato, alla guida del Chelsea, due rush da 15 punti e altrettanti da 19. Il passo lento, quando il gioco si faceva duro, lo ha sempre tagliato fuori dalla lotta per il titolo: gomito a gomito, con il traguardo all'orizzonte, Ranieri non c'è mai sta­to.

Lo scorso anno, poi, il crollo fu verticale: un solo successo, tra la 29 ª e la 36 ª giornata, prima del triste esonero dalla guida della . Nel benservito si è anni­dato ed è cresciuto il de­siderio di rivalsa sulla dirigenza bianconera, sull’opinione pubblica e su stesso.

La panchina della Roma, da princi­pio, non sembrava poter coincidere con l'ora della rivincita: perché il so­gno prendesse forma, l’Imperatore Claudio ha dovuto frantumare un ta­bù dietro l'altro. Oggi pochi critici ( e molti scaramantici) desistono dal ce­lebrare il suo capolavoro. Le dichia­razioni recenti ( « Non crolleremo » ) testimoniano una consapevolezza fi­nora sconosciuta nella Capitale. Co­me sconosciuta, almeno sul rettili­neo, era la potenza dei numeri di Ra­nieri.