La penna degli Altri 15/04/2010 09:21

Capello: "Il Re è Ranieri"

Che fine ha fatto la superpotenza Premier?

«Le protagoniste degli scorsi anni hanno venduto giocatori importanti, vedi il Manchester United che ha perso Ronaldo e Tevez. Si sono tutte indebolite. Dall’ al Chelsea, al Liverpool».

Questione di soldi?

«La crisi finanziaria mondiale s’è fatta sentire anche in Premier, salvo al Manchester . Ma non ci sono alternative: chi vuole restare competitivo al top deve acquistare minimo 1-2 giocatori di grande livello ogni anno. E sperare di aver scelto bene».

Dopo Real Madrid e Manchester , hanno speso di più , Inter e Lione.

«Come volevasi dimostrare. Tre delle quattro semifinaliste di hanno fatto investimenti. Il vuole entrare in fretta nel giro delle big, e Florentino Perez pianifica per un Real competitivo al massimo».

Il ha polverizzato l’.

«L’ si è trovato davanti una grande squadra, e nel suo momento migliore. Appena qualche settimana prima il era in affanno. I Gunners sono stati sfortunatissimi, hanno perso giocatori importanti come van Persie, Fabregas, Arshavin».

Manchester azzoppato con Rooney.

«Lo United ha pagato caro ogni errore, il 2-1 del Bayern aMonaco è stato un regalo in extremis, il gol tedesco dell’1-3 al ritorno scaturisce da un altro malinteso. La vera differenza l’hanno fatta l’espulsione di Rafael e l’infortunio di Rooney».

Quanto ha rischiato di perdere il suo Re leone?

«Capisco perfettamente Ferguson, sa quanto Rooney è importante psicologicamente per tutta la squadra. Non credo abbia rischiato: se dopo i test l’ha mandato in campo, evidentemente non era grave».

Rooney e sulla torre, uno da buttare.

«Li tengo tutt’e due, anzi, tutt’e tre con Cristiano Ronaldo. Tre grandi con caratteristiche diverse, il sogno è averli tutti insieme. Pensare che il Manchester United ne aveva già due...».

L’impresa dell’Inter a Stamford Bridge?

«Il Chelsea aveva giocato molto bene a Milano, poteva ottenere un risultato migliore, e l’Inter avrebbe dovuto fare un’altra partita a Londra. Nerazzurri bellissimi a Stamford Bridge, in un confronto nell’insieme equilibrato».

«Zeru inglesi» in semifinale.

«Ho sempre detto che in Italia l’Inter è la più forte in assoluto, competitiva su tutti i fronti. Ma è anche stata l’unica che ha investito seriamente, con 6 nuovi arrivi».

In campionato non è più irresistibile.

«Magari la è il suo primo obiettivo, così si è un po’ distratta e ha frenato».

Cosa l’ha sorpreso nella stagione italiana?

«Mi ha deluso la . Pensavo veramente che si fosse rafforzata con gli acquisti dell’estate. Però da fuori non posso capire cosa non ha funzionato».

Deluso anche dal Milan?

«Ha fatto molto bene fino a qualche settimana fa, poi invece di accelerare s’è impantanato. Ha mancato due sorpassi e un aggancio. Ma Leonardo sta facendo un lavoro valido».

L’oscar?

«Alla Roma e a Ranieri. Stanno facendo qualcosa di straordinario, impensabile quando avevano 14 punti di svantaggio. La squadra è sempre stata buona, però Ranieri si è superato».

Cambio di panchina vincente.

«Quando ho lasciato la Roma ho detto che in Italia un allenatore non può restare più di 4 anni, al quinto i giocatori non ti seguono più, hanno bisogno di una scossa. Spalletti è stato bravissimo, ma anche lui, come me, ha capito di aver fatto il suo tempo».

In Italia è riesplosa Calciopoli.

«Passiamo alla prossima domanda».

Il clan degl’italiani in Premier?

«Sono molto contento, tutti bravi. primo col Chelsea non è una sorpresa: Carlo è un’icona del calcio mondiale. Mancini ha fatto bene ovunque, si sta confermando anche al . Zola è agli inizi, ma con tutti i guai societari che ha avuto la salvezza del West Ham sarà un trionfo. Ottima la promozione in Premier di Di Matteo col West Browich, potenza del made in Italy».

dice che l’Inghilterra è favorita sull’Italia al Mondiale.

«Confermo: possiamo giocarcela alla pari con tutte le finaliste, e se lo dico significa che possiamo arrivare lontano».

Il fixing delle rivali?

«Ognuna ha i suoi problemi, troppo presto per valutare».

Quanto sta in ansia per Rooney e gli altri gioielli della corona?

«Non sono uno da scongiuri. In questa fase cruciale della stagione può succedere di tutto, dita incrociate o no. Mi basta che gli infortunati recuperino in tempo».

Nel ritiro dell’Inghilterra a Rustenburg ogni tipo di alcolici sarà vietato?

«Nessuna novità. Con me tutti i ritiri dell’Inghilterra sono stati a secco. Il divieto vale anche per me e lo staff. Sarà come andare in un centro della salute: ci disintossicheremo in albergo».

Saranno giorni lunghissimi, tra una partita e l’altra.

«Vedremo d’inventare qualcosa di fantasioso per scacciare la noia. Ma non aspettatevi che mandi i giocatori nei casinò della vicina Sun ».

Sicuro che lei resta c.t. fino al 2012, succeda quel che succeda?

«Da parte mia non ci sono problemi».

E nel 2012?

«Tornerò a fare il telecronista, come prima che mi chiamasse l’Inghilterra».

Ma se la chiama un’altra nazionale, magari di un altro continente?

«Sono sempre interessato a situazioni nuove e affascinanti, e alle sfide difficili».

Anche con una squadra di club?

«Dopo aver fatto il c.t., sono lavori molto diversi. Manon chiudo nessuna porta».