La penna degli Altri 06/04/2010 08:54

Calciopoli. Così Facchetti parlava con Bergamo

che non fu utilizzato dagli  per le vicende relative allo scandalo esploso nel  italiano nel 2006. Una delle più significative è  pubblicata ieri da La Stampa, che risalirebbe al  gennaio 2005, giorno della partita di campionato  Inter e Sampdoria, poi finita 3-2 per i nerazzurri (a pochi minuti dal 90’ perdevano 2-0). A telefonare l’allora presidente nerazzurro Giacinto scomparso poi nel 2006. Dall’altro capo del c’è l’allora designatore arbitrale, Paolo «Sto andando allo stadio - dice Facchetti - l’ho con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con e gli altri». «Vedrai che sarà una bella partita», rassicura Bergamo, sottolineando poi che «viene predisposto a fare una bella partita». Poi il aggiunge: «È una sfida che vedrai la insieme». Già, quale sfida? E chi la A Chissà se queste domande troveranno mai una risposta. La conversazione, comunque, continua. «Volevo solo dirti che l’ho fatto» riprende Facchetti, riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini. «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto - dice Bergamo - poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati. Fa morale...» Non finisce qui.

La Stampa riporta anche una telefonata tra l’ex addetto agli arbitri del Milan Meani (quello dell’incontro con Collina nel giorno di chiusura del ristorante gestito dallo stesso Meani) e Bergamo su -Milan, con indicazioni anche su Milan- dell’8 maggio (gara che fu decisiva per lo scudetto). «Te chi mi mandi a Firenze?» chiede Meani. «Come griglia?» risponde Bergamo, che poi continua: «L’abbiamo fatta a tre, ma mi fai dire una cosa che con Gigi (Pairetto) non abbiamo ancora concordato. Ho in mente di metterne tre perchè non voglio preclusioni e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti per me, poi sentiamo Gigi perchè poi immaginerai quelli che sono i tre che voglio mettere la domenica successiva». C’erano ancora sorteggi e fasce. Meani fa al sodo: «Ho capito, tu vuoi mettere Paparesta». «Sì», risponde Bergamo». Meani continua: «Collina, Trefoloni». Risposta: «Sì, sì. Sissignore, e mi ci gioco la testa». Ancora Meani: «Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto». E dopo insiste: «Perché se no gli tagliamo la testa noi». «Stai tranquillo» dice Bergamo, ma Meani

incalza: «Se no chiamalo, e parlagli». Paparesta, Collina e Trefoloni furono poi i tre arbitri inseriti nella griglia A del sorteggio. E così si aggiungono anche queste alle intercettazioni che la difesa di Luciano Moggi, ex della e imputato al processo per Calciopoli, probabilmente il 13 aprile chiederà al tribunale di di far trascrivere dalla procura per acquisirle agli atti, con possibili effetti sul procedimento. Fino a quel momento la procura Figc non si muoverà