La penna degli Altri 14/04/2010 09:37

C’è un derby anche per la nazionale

Non bisogna correre troppo, però. I quattro allenatori che piacciono al presidente Abete sono tutti sotto contratto. E due non sono disponibili a interrompere il rapporto con il rispettivo club per guidare l’Italia: ha già fatto sapere che non si muove da Londra; Prandelli, se lascerà la , sceglierà la . Per questo motivo restano Ranieri e Mancini.

La Roma, per la verità, avrebbe voluto già prolungare al suo tecnico il contratto che scade nel 2011, allungando l’accordo sino al 2013, ma Claudio sta prendendo tempo, concentratissimo, giustamente, sul finale di campionato.

Roberto, da Manchester, deve ancora dare una risposta. Insomma entrambi ci stanno pensando. La rosa dei quattro nomi eccellenti non dà quindi certezze alla Federcalcio: il successore di Lippi ancora non c’è. Così il presidente Abete ha deciso di cautelarsi con una quaterna di riserva: Allegri, Del Neri, Gasperini e Zola, in rigoroso ordine alfabetico. Il primo, esonerato ieri dal Cagliari, è gettonatissimo: piace al Milan, alla Roma e alla . Intanto Lippi apre ad Amauri per il Sudafrica: «Ora che è italiano, posso prenderlo in considerazione. Può venire al mondiale anche chi non gioca bene con il suo club».

E spiega la differenza tra campioni e fuoriclasse: «I primi sono solisti, galli nel pollaio che mettono in mostra le proprie qualità solo in poche occasionino e non aiutano la squadra. Gli altri, invece, non sono bravi solo con i piedi. Hanno grandi qualità in campo e fuori, incarnano i valori della leadership. Come Cannavaro visto al mondiale tedesco».