La penna degli Altri 16/04/2010 09:06

All’andata fu la star scarica la tensione col calcio-tennis

Erano in cinquemila a sostenere la squadra contro il La Sabina, schiantato 6-0. E tutti avranno voluto riconoscere il profilo di Julio Sergio nelle facce stordite dei portieri Pegza e Di Loreto (peggio Pegza, che ne ha presi quattro).

Rovescio Mentre quella gioiosa macchina da guerra chiamata Lazio liquidava in un set i nemici de La Sabina, lui, il soldatino romanista, se la divertiva neanche fosse in libera uscita. E sfidava in coppia con i connazionali Doni e Artur a calcio-tennis. Sotto lo sguardo del sergente Giorgio Pellizzaro, che racconta: «Era una rivincita. L’ultima volta avevano vinto Julio e , oggi (ieri, ndr) la coppia brasiliana. Bisognerà fare la bella». Pare sia stata una partita combattuta, neanche si stessero giocando la strada di casa. «Loro si rilassano così — spiega Pellizzaro —: io li ho autorizzati a scaricare la tensione dopo due giorni di lavoro intenso. Domani (oggi, ndr) li rimetterò sotto». Un rigore? Julio Sergio è carico al punto giusto, né di più né di meno. Non ha scordato il primo derby. Fu uno degli eroi della serata: chiuse la porta in faccia a Mauri, ancora non si è capito bene come, prima che Cassetti segnasse, di tibia. La fortuna lo aiutò e aiutò tutta la Roma.

Un girone dopo, salita in testa alla classifica, la squadra è più consapevole della propria forza, come il suo . Franco Tancredi, cui è stato accostato per fisico e caratteristiche, ha giurato: «Julio è un esplosivo, come me. Ma deve ancora parare un rigore...». Ecco. Può tranquillamente cominciare dalla prossima partita, anzi dal prossimo campionato. Meglio non sfrugugliare troppo la fortuna.