La penna degli Altri 14/04/2010 10:03

A novembre l’invito di Menez: «Perché non in tre davanti?»



Lo aveva detto sin dal primo giorno, ed è sta­to il suo grande impegno nei primi mesi di atten­to e minuzioso lavoro a Trigoria: Ranieri ha pri­ma voluto sistemare la difesa, troppo vulnerabi­le, fino a garantirle una tenuta ottimale. E pro­prio in occasione del derby di andata, la Roma era riuscita a rimanere con la porta inviolata per la prima volta: non le accadeva da sette me­si.



In seguito, coperte egregiamente le spalle gra­zie a un centrocampo più folto, ha potuto adot­tare uno schieramento più offensivo. E nelle ul­time settimane, quando sono tornati a disposi­zioni tutti gli attaccanti, ecco le tre punte in campo sempre. Contro l’Udinese, l’Inter, il Ba­ri, l’Atalanta. Con diverse varianti. Ecco quindi Toni prima punta, prima punta o alle spal­le di Toni, Menez trequartista o attaccante ester­no. Vucinic prima punta o punta larga a sinistra.

Le soluzioni a disposizione di Ranieri sono molteplici, favorite dalla grande qualità dei suoi attaccanti. Fino a gennaio alla Roma mancava una prima punta centrale, l’arrivo di Toni ha colmato questa lacuna. E adesso Ranieri può scegliere. Dosando le fatiche dei suoi attaccan­ti, scegliendoli in base alla caratteristiche degli avversari.