La penna degli Altri 02/03/2010 08:51
Totti non presti attenzione alle cattiverie gratuite
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Si fermano gli altri, alcuni spariscono, si riblocca Pato, Lippi addirittura, pur avendo tutto il campionato a disposizione, fatica a trovarne undici validi, succede quello che succede e si parla e straparla solo di Totti: è finito, ha terminato la benzina, sbagliata loperazione, ha il ginocchio di plastica, ha la schiena a pezzi, gira con il bastone. Cattiverie cui non deve prestare attenzione.
I problemi della Roma sono legati alle assenze, ma non solo. E li ha portati alla luce Ranieri, inventando su due piedi e senza uno straccio di prova, la difesa a tre, anzi a sei: tre stopper, più Motta, Riise e De Rossi, piazzato dietro i due esterni.
Se il tecnico arriva a questo, vuol dire che ha capito quanto segue: giocatori stanchi, centrocampisti altalenanti, difensori bisognosi di aiuto. Non cè niente di male nella difesa a tre, tanto che potrebbe seguire la stessa strada Lippi per puntellare Cannavaro e mettere a proprio agio Maggio e Criscito, ma è strano che un pragmatico come Ranieri ci si affidi alla cieca. I giocatori hanno risentito dellimprovvisazione: al Napoli, quando Mazzarri ha capito lantifona, bastava mettere la palla alle spalle degli esterni per far uscire un centrale e poi crossare.
Visto che ci siamo: ha stupito la sostituzione dellattaccante Baptista, finalmente decisivo, con il mediano Faty. La mossa si è rivelata un invito, raccolto dal Napoli, a entrare direttamente in camera da letto. Detto questo, diciamo che il pari uscito sulla ruota di Napoli è buono, anche se uscito in modo strambo.
Cera il rigore su Quagliarella, non cera laltro di Mexes. Il risultato non cambia, però larbitro ha sbagliato due volte, non una. E una novità la vicenda, umanissima, di Rocchi, che ha pensato una cosa (rigore e ammonizione di Galloppa) e ci ha ripensato, come capita tante volte nella vita. Ha ammesso la sua debolezza iniziale, trasformandola in una forza. Fermatasi la girandola mentale, ci ha azzeccato: non era rigore ed è ciò che conta.
La Lazio, che è unica al mondo, è finita di nuovo nellinedito. E la prima volta che i tifosi disertano lo stadio per criticare un presidente. E anche quelli che allOlimpico sono andati, hanno colto loccasione per manifestare il proprio dissenso. Tutti contro Lotito: ora cè unità. Ma non basta per allontanare un presidente: fu il mondo politico a metterlo sul trono, solo quel mondo potrebbe togliergli la corona. Di Reja non abbiamo capito due cose. Ha cominciato con la difesa a tre, ha vinto, ed è tornato indietro. Ha tolto Zarate per dargli una lezione, largentino è entrato giocando benissimo e segnando e lui lha tolto di nuovo: lezione bis? Contro la Fiorentina, quando la Lazio si dimenava per non affogare, sarebbe stato utile proprio uno che teneva la palla. Se la Lazio non si riprende adesso che gioca una volta alla settimana, adesso che ha recuperato Ledesma e che ci sono quattro nuovi giocatori, vuol dire che la squadra è proprio ingovernabile. Chiedetevi perché.
Cosmi invece, pensando alla Lazio, si chiede come mai gli arbitri lo stiano mandando in serie B.