La penna degli Altri 29/03/2010 09:44
Toni-De Rossi-Totti, è a Roma il made in Italy

E di italiano nella Roma cè Perrotta, un altro iridato con Lippi e uomo buono per tutte le stagioni; o ancora Cassetti, già uomo derby capace con una partita esemplare di annullare Etoo e di mettere in difficoltà un calciatore navigato come Javier Zanetti. Come non dimenticare poi Francesco Totti: il capitano ha giocato solo la metà delle partite stagionali, complice una serie di guai fisici in sequenza dai quali - secondo i dettami di Ranieri - ora cerca di guarire senza fretta. La sua presenza nel rush finale per lo scudetto (sette partite in 44 giorni) diventerà fondamentale, già dal match pre-pasquale di Bari, squadra spesso «bucata» dai gol del numero dieci giallorosso (vedi i tre gol dellandata).
La notte di festa è nelle bandiere sventolate a Testaccio, covo storico del tifo giallorosso, e nellentusiasmo dei ragazzini che a Ponte Milvio, luogo della movida romana, individuano in un ristorante proprio De Rossi e Toni in compagnia del norvegese Riise, che un giorno forse parlerà prima romanesco che italiano. Ma nel day-after dello scacco matto alle pedine di Mourinho (che ha fruttato ai giocatori un premio della presidentessa Sensi, promesso se fossero arrivati due successi consecutivi con Bologna e Inter) cè spazio soprattutto per Claudio Ranieri, luomo cresciuto alloratorio di San Saba. Del tecnico si parla ovunque, dai bar ai seggi elettorali. "Ma non bisogna meravigliarsi dell'ottimo lavoro che sta facendo - spiega Carlo MAzzone - E' uno che ha fatto la gavetta, allenando piccole e grandi squadre, nessuno gli ha regalato niente, non capisco la perplessità attorno alla sua figura".
"Tutto merito di Ranieri, c'è la sua impronta determinante nella cavalcata della Roma - rilancia Bruno COnti -. Ha dato compattezza e normalità al gruppo, con lui si ride al momento giusto ma si lavora sodo". Da Trigoria raccontano che il tecnico, in uno dei suoi primi allenamenti, caricava così i suoi giocatori: "Sui palloni che calciate voglio vedere scritto nome e cognome...". Il candidato anti-Mourinho è racchiuso in questa frase