La penna degli Altri 05/03/2010 09:16

Specialità doppi passi: Mancini va verso Roma



Critiche
Non si sa ancora se Leonardo lo schiererà nella formazione titolare, però questo è un dettaglio: l’importante, per Mancini, è essere guarito dall’infortunio muscolare, è correre lungo la fascia durante gli allenamenti, è sentirsi finalmente vivo. Cosa che, quando stava all’Inter agli ordini di Mourinho, non gli capitava da un pezzo. E pazienza se il suo sbarco al Milan non è stato benedetto dal presidente Berlusconi, che ha criticato l’acquisto tuonando: «È fermo da due anni, non sono d'accordo con questa operazione e l'ho detto anche a Galliani». Parole che non hanno turbato il brasileiro, il quale quando arrivò in Italia, nel 2003, e venne dirottato dalla Roma al Venezia, trovò l’allenatore Gianfranco Bellotto che lo rimproverava perché stoppava il pallone con l’esterno del piede e questo a lui non piaceva. Per la cronaca, il 6 marzo 2007, mentre Mancini, anche con l’esterno del piede, mandava in tilt il povero Réveillère, terzino del Lione, Bellotto era davanti alla tivù a osservarne le gesta. Comediceva lo scrittore brasiliano Jorge Amado, «le parole corrono dietro al vento».

Paso doble Ai fatti, invece, bada Mancini. Alla sfida contro la Roma che vale oro in chiave scudetto e anche alla partita di Manchester, «che possiamo vincere e mi dispiace non poterci esserci, però il mio tifo sarà ancora più forte». Con Pato indisponibile, la logica vorrebbe che il ruolo di ala destra fosse tutto di Amantino. Tuttavia Sua Maestà Beckham preme e non gli lascerà facilmente lo spazio. «L’importante per me è ritrovarmi, dimostrare che ci sono ancora. L’allegria che c’è al Milan mi fa bene e in allenamento mi riescono anche le cose più difficili». Non resta che dargli fiducia e aspettare. Non si sarà mica dimenticato come si fanno i doppi passi, no?