La penna degli Altri 12/03/2010 08:44
Solo Ranieri verso il rinnovo

E la Roma? Ha già dato: fine del ciclo Spalletti, comincia lesperimento Ranieri. Sette mesi dopo,quellesperimento è diventato progetto. Parola che va molto di moda da queste parti. Ranieri, persona serie, equilibrata, esperta. Piace molto alla famiglia Sensi. Ranieri è tornato a casa e da qui non haalcuna intenzione di spostarsi. Si sa, lha detto spesso, gli piacerebbe stare alla Roma per qualche anno per poi tentare unesperienza sulla panchina di una nazionale, dallItalia in giù. Detto, fatto. Pronto il rinnovo del contratto fino al 2013: entro la fine della stagione - ameno di clamorose cadute e a meno di chiamate dalla Figc - firmerà (così come Julio Sergio, Taddei e Cassetti, non Tonetto). Un contratto che si è guadagnato sul campo, come si dice in questi casi.Harisollevato la Roma, lha riportata a sognare. Lui, Montali, Conti e Pradè hanno già cominciato a programmare. Ranieri è attento ai calciatori che giocano in Inghilterra: forza fisica, propensione al lavoro e qualità tecniche. Sono caratteristiche che si sposanoconlesue idee di calcio. Ecco perché si parla di Diaby e Sagna dellArsenal. Due elementi che Wenger, dopo averli cresciuti, puòlasciar partire.
E la politica dei manager: allenatori-dirigenti. Quello che Ranieri vorrebbe fare alla Roma e in parte già ha cominciato a fare. E chiaro, qualche pezzo, dovrà lasciarlo andare. I Menez, i Mexes, i J.Baptista sono a rischio. Molto dipenderàda chi arriva, quanto offre. Parliamo di calciatori che in questo momento non sono titolari, quindi hanno forse più di altri la voglia di fare esperienze altrove. Quanto a Mexes il discorso è diverso:molto dipenderà da Burdisso, in prestito dallInter. Con Moratti non sarà per niente facile. Pradé tiene docchio per sicurezza una serie di centrali non male: da Alves ad Astori, da Knezevic del Livorno a Geromel. Poi ancora: Vincent Kompany (86) e Micah Lincoln Richards del Man- City (88), il primo belga di origini congolesi, il secondo inglese. Costicchiano, però. E poi, come fai a non rinnovare il contratto a uno che in campionato ha collezionato diciassetterisultatiutili consecutivi (tre più di Spalletti, ancora sette in meno di Capello), cinque pareggi e dodici vittorie e che ha quasi raggiunto la finale di Coppa Italia? E a uno che in un girone, da Livorno a Livorno, è primo in classifica con 41 punti davanti a Milan 40 e Inter 37? In questo ipotetico campionato - come ci ricorda LAROMA24.IT - i giallorossi avrebbero il terzo miglior attacco con 30 gol, dopo Milan e Inter, e la miglior difesa con 13 reti al passivo. Tra laltro la Roma non vince al Picchi dal 2004. Cera Del Neri. Una vita fa.