La penna degli Altri 11/03/2010 11:17

Serie A alla frutta. E' il 5° torneo d'Europa

CALCOLI MATEMATICI A stabilire quante squadre per Nazione siano ammesse alle due comeptizioni internazionali è, come detto, il coefficiente che l'Uefa calcola sommando i risultati delle singole squadre ottenuti negli ultimi cinque anni. Dopo l'eliminazione della contro il Bayern Monaco (altra, pesantissima, beffa), e in attesa del verdetto tra Stoccarda e (1-1 all'andata in Germania), l'Italia è quarta con 62,2 punti, davanti ai tedeschi con 60,4.

L'Uefa assegna due punti a vittoria, più 1 punto per ogni turno superato (in Europa League 1 punto a partire dall'eliminazione ai quarti), fino ad arrivare ai 7 per la finale. In più, entrano in ballo complicatissimi calcoli matematici sulla base di percentuali, frazioni e bonus in relazione ai risultati nei vari turni preliminari.

Semplificando le cose, e tenendo conto che il Bayern è avanzato e in Europa League hanno buone possibilità di farlo anche Amburgo (contro l’Anderlecht), Wolfsburg (retrocesso dalla e impegnato contro il Rubin Kazan) e Werder Brema (col Valencia), è facile intuire come il rischio-sorpasso sia più che concreto, a meno di miracoli in questa e, appunto della nella coppa “minore”.

I tedeschi, infatti, hanno a disposizione, nella migliore delle ipotesi, altri 3 punti col Bayern (in caso di finale, escludendo la qualificazione dello Stoccarda) e 7 in Europa League (una tra Amburgo e Wolfsburg uscirebbe ai quarti nell’eventuale derby): il totale è 10.

Per l’Italia, solo 3 dall’Inter e 3 dalla : in totale 6.

BEI TEMPI Altra grana: dalla prossima stagione non si terrà più conto della stagione 2005/06, l’ultima in cui l’Italia ha portato tre squadre nei quarti di (Milan, e Inter), di cui solo una (il Milan) ha raggiunto la semifinale. Stagione non memorabile, ma eccellente se paragonata a quelle successive, quando al massimo abbiamo portato una squadra ai quarti eccezion fatta per la vittoria in del Milan, nel 2007. E proprio quel successo rappresenta il salva-vita per il nostro calcio, altrimenti destinato ad affondare ancor più pesantemente.

A Firenze, intanto, smaltita la rabbia per gli errori di Ovrebo e la cattiva gestione di una partita comunque difficile, come quella contro il Bayern, è tempo di bilanci e, soprattutto, di dubbi. La frase più usata (e abusata) dai tifosi viola è “Fine di un ciclo”, riferito più alla gestione Prandelli, vicino all’addio (destinazione Nazionale o , si deciderà nelle prossime settimane) piuttosto che a quello di una rosa giovanissima e di qualità. Sempre che, persa la di quest’anno e forse quella del prossimo anno, non si smantelli la squadra. Ancora una volta, i destini di e calcio italiano si incrociano.