La penna degli Altri 28/03/2010 10:10

Roma, sei più forte



La vittoria è meritata, chiariamolo subito, per la supremazia nel primo tempo e il carattere nel secondo. E anche perché il gol del momentaneo pari nerazzurro non era da convalidare: tre attaccanti su tre in fuorigioco (Eto’o, Pandev e Milito che segna), posizioni non segnalate dall’assistente Lanciano. Al tempo stesso, però, pure sofferta. Due traverse e un palo dell’Inter, questo colpito da Milito a fine recupero, testimoniano la voglia e la qualità dei rivali, sconfitti qui dopo più di 6 anni, l’ultima volta il 7 marzo del 2004.



Ranieri è l’artefice assoluto della rimonta della Roma. Per ottenere il ventunesimo risultato utile in campionato e superare per la prima volta Mourinho, affronta i nerazzurri con coraggio. Così insiste con la formula offensiva, cioè concedendo la terza gara consecutiva da titolare a Menez e confermando in attacco Toni e Vucinic. L’esperienza, però, gli consiglia di non trascurare l’equilibrio davanti a una squadra con individualità eccellenti. Ecco che modifica l’assetto per ostruire la spinta dell’Inter sulle due fasce: dal 4-3-1-2 passa al . Ma in fase di non possesso palla Menez e Vucinic, il primo a destra e l’altro a sinistra, si abbassano, fin dentro la metà campo giallorossa. La Roma insomma si difende con il 4-1-4-1, Toni è il terminale avanzato, mettendoci fisico e gol, Pizarro lo schermo centrale davanti alla difesa, regista chic e interditore da arena. Rispetto alla trasferta di mercoledì a , Juan per Mexes in difesa e Perrotta per Taddei a centrocampo. Mourinho sceglie, invece, il 4-3-1-2, recuperando Sneijder che fa il trequartista. Le punte sono Milito, come al solito spietato, e Eto’o che, invece, fa cilecca, anche perché Cassetti è attento e tosto.



Il lavoro di Perrotta e è fondamentale. I due spesso si allargano sulle fasce per aiutare gli esterni, i terzini in particolare, e non lasciano spazi a Thiago Motta e Stankovic che provano a inserirsi centralmente. Da una punizione di Pizarro, il vantaggio giallorosso: colpo di testa di Burdisso, respinta incerta di Julio Cesar sui piedi di Samuel che non riesce rinviare. Piomba che spinge la palla in rete al sedicesimo. L’Inter accusa e s’innervosisce, diventando fallosa. La Roma è compatta e sa esercitare la pressione che limita gli avversari. Vucinic calcia di da fuori, Samuel devia in angolo. Subito dopo si ripete su punizione: Julio Cesar stavolta respinge bene. L’unica chance nerazzurra, nella prima parte, su corner: batte Sneijder, Samuel salta più in alto di e di testa colpisce la traversa. Palla che rimbalza in campo, ma Milito non arriva a riprenderla.



L’Inter inizia bene la ripresa e ha due occasioni per pareggiare: Milito entra in area e si allarga, carica il e colpisce forte, trovando però la gamba di Burdisso, palla che sbatte sulla traversa e finisce in angolo; Sneijder calcia da destra di sinistro per il volo di Julio Sergio, unico intervento del
romanista. Toni, invece, su punizione pennellata da Vucinic, di testa sfiora la traversa per il possibile raddoppio. Dopo un’ora, Mourinho ci prova con l’assetto spregiudicato Londra, il 4-2-1-3: entra Pandev per Stankovic. Ranieri non fa in tempo a rispondere, con Taddei per Menez, passando al 4-4-2: l’Inter pareggia subito. Il gol di Milito, però, è irregolare. L’assistente Lanciano non si accorge che Pandev, ricevendo palla, è in fuorigioco. Sul rimpallo, Sneijder da destra appoggia al centro per Milito che, anticipando Burdisso, realizza l’1 a 1 al ventunesimo. Ora può entrare Taddei che, calciando al volo da fuori su respinta di testa di Lucio, trova non volendo a centro area Toni: stop e, cadendo, girata di per il 2 a 1 e il boato dell’Olimpico. fa male a , dentro Brighi. Mourinho esagera inserendo anche Quaresma e con lui l’ex Chivu, fuori Thiago Motta e Cambiasso. Morganti, davanti a Collina, non convince nelle ammonizioni.
A Bari, Ranieri non avrà Perrotta e Menez. Meno male che c’è , in campo per Vucinic nel finale. Il capitano tranquillizza il gruppo, gestendo il pallone. L’Inter è sempre più nervosa, con il mancheranno gli squalificati Zanetti, Lucio, e Eto’o. Ancora di più dopo il palo, sinistro di Milito, a fine recupero. Perché la Roma ormai è lì, più affamata che mai.