La penna degli Altri 24/03/2010 10:14

Roma, è un filotto da primato europeo

Era il due novembre dello scorso anno. A pensarci bene meno di cinque mesi fa. Si erano giocate dieci partite di campionato, la Roma aveva undici punti in classifica, l’Inter era di­stante quattordici lunghezze, la posizio­ne diceva quattordicesi­mo posto, il recente pas­sato recitava tre sconfitte consecutive, le prospetti­ve indicavano nella so­pravvivenza il futuro prossimo, all’Olimpico scendeva in campo il Bo­logna già di Colomba. Non c’era una bella atmosfera, quella domenica allo stadio. Peggiorò quando, Adailton, due minuti dopo il trentesimo del primo tempo, portò in vantaggio gli emiliani, materializzando i fantasmi di una stagione da incubo. I fantasmi rimasero lì pure tre minuti dopo, quando Vucinic pareggiò, suo primo gol in campionato, tra i fischi, sì,

Aproprio i fischi allo stesso Vucinic che, oggi, guai a chi lo tocca. Le cose miglio­rarono, ma solo un po’, all’inizio della ripresa Simone Perrotta portò in van­taggio la squadra di Ranieri, un gol da tre punti difesi tra affanni e ansie sino al fischio finale.

Nessuno, quel giorno, poteva imma­ginare, tanto meno scom­mettere un euro, che un girone dopo, la Roma si sarebbe presentata a Bo­logna potendo parlare di scudetto, magari sotto vo­ce, magari senza dirlo co­me preferirebbe Ranieri. E invece il tecnico e i suoi giocatori sono stati prota­gonisti di una scalata senza precedenti, diciannove partite senza sconfitte, sca­valcata una marea di squadre, il Milan a tre punti, l’Inter a quattro, un profu­mo di vertice che si respira sempre più forte, reso credibile dai numeri insieme da questa squadra. Numeri che fanno paura anche a Mourinho: quat­tordici vittorie, cinque pareggi, trenta­sei gol realizzati, sedici subiti, una me­dia di 2,47 punti a partita che proietta­ta su trentotto gare di campionato, vor­rebbe dire sfiorare i novantaquattro punti, roba che si vince lo scudetto no­vantanove su cento (l’eccezione è stata l’Inter di Roberto Mancini nella stagio­ne 2006- 07 che fece 97, punteggio crediamo pra­ticamente irripetibile).

Un’impresa straordinaria quella della Roma di Ra­nieri, capace di trasfor­mare un incubo in un so­gno. Una sequenza, quella delle diciannove partite senza sconfitta, che non ha eguali in questo momento neppure in Europa, come ieri ha spiegato nel dettaglio un approfondito studio del si­to LAROMA24.IT, non c’è , non c’è Manchester United, non c’è Real che tenga di fronte ai numeri straordi­nari insieme da questa Roma.

«Quello che abbiamo fatto non ce lo potrà togliere nessuno » ha recitato qualche giorno fa il direttore ( futuro) della Roma, Gian Paolo Montali. Veris­simo, ma ora la Roma deve dimentica­re e da stasera a deve come ri­cominciare per cercare di trasformare un sogno in una festa che si saprebbe quando inizia ma certo non avrebbe da­ta di scadenza. Nove par­tite alla fine sono meno della metà delle dicianno­ve che la Roma si è messa alle spalle, i giallorossi dovranno fare in modo co­me se dovessero ripartire, come fecero quella dome­nica del due novembre contro il al­l’Olimpico per una vittoria che fece ti­rare un sospiro di sollievo senza mini­mamente immaginare che sarebbero stati l’inizio di una cavalcata trionfale. Anche perché se la Roma dovesse con­tinuare ad avere la stessa media punti avuta negli ultimi quattro mesi e mez­zo, allora fatevi due conti e...