La penna degli Altri 07/03/2010 10:20
Ranieri: «Eravamo stanchi»

Esamina la gara: «Nel leggere i giornali mi fidavo poco che Leonardo potesse giocare solo con due punte. Quindi vedere in campo Huntelaar non mi ha stupito più di tanto. Loro sono stati molto bravi a far circolare palla. Perché non ho marcato Pirlo a uomo? Ci avevo provato allinizio mettendo Perrotta, poi però sfondavano troppo sul nostro lato sinistro e ho dovuto rinunciare». E sereno, si innervosisce solo quando gli viene chiesto se il peggio è alle spalle e nel rush finale il calendario può agevolare la rincorsa alla Champions: «In questa città siamo grandiosi: lì vinciamo, lì pure. A Livorno quante volte abbiamo vinto? Una? E allora perché dite che è facile. Dovrei star tranquillo? Er Sor Tranquillo a Roma ha fatto una brutta fine. Andiamoci piano: aspettiamo il curvone (partita con lInter, ndr) e poi faremo i conti. Di buono cè che ora potremo allenarci e recuperare bene i nostri calciatori». A tal proposito, gli viene chiesto di Totti: «Francesco? Non gli mettiamo fretta, lui già scalpita da solo. Giocherà quando sarà pronto». Forse per la gara interna contro lUdinese.
Parola a De Rossi: «Abbiamo 8 punti dalla quarta. Non è un pareggio da buttare. Dobbiamo essere seri e non illudere nessuno. Per dare fastidio allInter devi vincerle tutte e questo non lo fa nemmeno la squadra di Mourinho. E sbagliato alimentare sogni-scudetto. I conti si fanno alla fine. Adesso ancora è tutto possibile ma per questanno non è il nostro obiettivo primario». Perrotta vede il bicchiere mezzo pieno: «Un punto guadagnato, teniamocelo stretto».
Dello stesso avviso Burdisso che non si pone limiti: «Non è un periodo bellissimo, però siamo riusciti a pareggiare con Napoli e Milan. Alla fine possiamo ritenerci soddisfatti, manca ancora tanto alla fine del campionato. Dobbiamo guardare davanti ma anche dietro: non dobbiamo rischiare il terzo posto. Possiamo ancora arrivare secondi e lottare con lInter». Lunica voce fuori dal coro, è quella di Pizarro: «Una partita così e così, nel secondo tempo abbiamo lasciato troppo campo e loro hanno giocatori forti nel palleggio. Dovevamo attaccare di più: abbiamo avuto troppo rispetto per il Milan».