La penna degli Altri 05/03/2010 09:49

«Pronto per la Roma e per la Nazionale»

 

Luca Toni è stato scelto come uno dei testimonial dell’evento, non si è certo tirato indietro, il traffico di Roma lo ha costretto a un leggero ritardo. Ad attenderlo televisioni, radio, giorna­listi di carta stampata, esaurite le domande d’ob­bligo, è arrivata quella inevitabile, ci sarai o non ci sarai contro il Milan? «Sto abbastanza bene, ormai ho recuperato dall’infortunio che ho avu­to nella partita contro la , sono guarito. Sono pronto a giocare, poi ovviamente dovrà es­sere il nostro allenatore a decidere. Io mi metto a disposizione. IMi sono allenato con i compa­gni, ho fatto anche un gol di tacco, lo facessi an­che al Milan farei esplodere l’Olimpico. Una par­tita come quella contro il Milan è una sfida che vogliono giocare tutti, il mio augurio è che la Ro­ma possa vincere in modo da poter fare festa al­la fine con i nostri tifosi. Spero di esserci, in ogni caso sono ottimista, se Ranieri vuole rispondo presente».

 

Per capire l’importanza del recupero del cen­travanti, è sufficiente ricordare l’assenza di ma, anche, le due partite da tito­lare giocate da Luca Toni con la maglia gialloros­sa, prima con il Chievo, poi con il dove ha segnato una doppietta, devastante giusto per usa­re un aggettivo che rende bene l’idea. Anche se il giocatore, ieri, ha preferito evidenziare come ancora più importante il recupero del suo compagno Pizarro e, pure, l’assenza di Pato nel Milan: «Di si­curo per la Roma è più importante il ritorno di Pizarro, per noi è un giocatore fondamentale, in parti­colare per gli equilibri di squadra. Il mio augurio è che possiamo es­serci entrambi. Dispiace che si sia infortunato Pato, gli auguro di ri­prendersi presto, di sicuro comunque la sua as­senza sarà un piccolo vantaggio per la Roma» .

 

Parlando con Toni, inevitabile parlare anche di Nazionale. Marcello Lippi ha fatto capire che che ha ancora cinque-sei maglie da assegnare per il Mondiale sudafricano, Toni non ha mai fatto mi­stero, sin dal suo arrivo in maglia giallorossa, che la motivazione Nazionale per lui è fortissima e che un pensierino concreto a esserci in Sudafri­ca continua a farlo: «Avrò due mesi e mezzo di tempo per cercare di tornare a vestire la maglia azzurra. Io ci spero. Il ct sa bene cosa posso da­re. Giocare in Nazionale è il massimo per un atle­ta. Io non ho giocato tante partite in azzurro, ma ho avuto la fortuna di vincere un Mondiale. Non mi dispiacerebbe per niente riprovarci» .